LE CELLULE SANE AIUTANO QUELLE TUMORALI A SVILUPPARSI

 Uno studio pubblicato su Nature Genetics ha messo in evidenza come i tumori riescano a sfruttare le cellule sane, dalle quali sono circondate, per trarne vantaggi e svilupparsi.

Così, i tumori maligni (formati da cellule neoplastiche a proliferazione incontrollata) stimolano le cellule sane dello stroma a fornire maggiori quantità di ossigeno e nutrienti che a loro volta stimolano lo sviluppo del tumore; inoltre i tessuti sani circostanti “forniscono” le parti strutturali allo sviluppo del tumore quali vasi sanguigni ed una impalcatura di tessuto connettivo.

I ricercatori di questo studio dell’Università di Torino, hanno messo a punto una nuova tecnica  “che consente di distinguere nello stesso campione tumorale il profilo molecolare dello stroma da quello delle cellule neoplastiche”.

In pratica sono stati utilizzate cellule umane del tumore al colon retto ed uno stroma di cellule murine:

La diversa sequenza genetica delle due specie ha permesso ai ricercatori di separare chiaramente i due profili molecolari, cogliendo così particolari nuovi e sconosciuti e permettendo di osservare un terzo elemento altrimenti più difficile da studiare: l’interazione tra le diverse cellule, quelle del tumore e quelle dello stroma”.

 

Lo studio è stato effettuato su tumore al colon retto poiché ricco di vasi sanguigni e supportato da abbondante stroma.

Questi tumori si sono dimostrati essere i più maligni e resistenti poiché tra quelli che meglio riescono a nutrirsi ed ossigenarsi.

I ricercatori spiegano:

“La scoperta apre importanti prospettive non solo per la diagnosi ma anche per il trattamento del tumore colon-rettale, permettendo di evidenziare quei tumori in cui il contributo dato dallo stroma è particolarmente importante. Ovvero quelli sui quali è importante agire con trattamenti che aggrediscono sì le cellule cancerose, ma che riescono anche a interferire nel loro rapporto con lo stroma, che ne alimenta la crescita”.

 

Questa ricerca è importante ai fini di una diagnosi più precisa e veloce e per individuare nuove terapie o per orientare meglio quelle esistenti privando il tumore del suo nutrimento.

 

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