IL PETROLIO E’ INCOMPATIBILE PER UNA SCELTA DI SVILUPPO

Sicilia Democratica fa una scelta di campo contro l’aggressione selvaggia del territorio in atto attraverso le numerose autorizzazioni, concesse o in via di concessione, per lo sfruttamento petrolifero sia a terra che in mare. Il territorio ibleo non può e non deve diventare una seconda Basilicata dove l’entità dei danni ambientali e sanitari che la filiera del petrolio sta arrecando ai lucani ed alla Basilicata è di gran lunga superiore a qualsiasi royalty. Lo stesso identico discorso vale anche per il  comune capoluogo che non deve cedere alla tentazione degli introiti provenienti dalle royalties. Il gioco non varrebbe la candela soprattutto se visto a lungo termine e considerata la nostra vocazione territoriale fatta d’agricoltura di qualità e turismo semplice. Si tratta di specificità locali da salvaguardare e certamente da non compromettere attraverso concessioni di perforazioni di gran lunga superiori a quanto la nostra terra può sopportare.
Sicilia Democratica si schiera quindi con i migliaia di manifestanti che a Ragusa, nella vallata del fiume Irminio, ed in tutta la Sicilia stanno manifestando ribadendo che la nostra provincia avrà un futuro se baserà il suo sviluppo sulla bellezza, sull’agricoltura di qualità, sul turismo e sulle energie rinnovabili che sono il suo vero oro. Sotto questa luce di sano sviluppo il petrolio risulta certamente incompatibile considerato l’altissimo ed innegabile rischio di sversamento.

Il petrolio, ribadiamo, è incompatibile con un progetto di sviluppo economico basato sul turismo e sull’agricoltura di qualità.

 

 

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