LA CNA INSTALLAZIONE E IMPIANTI SOLLECITA I 9 COMUNI IBLEI CHE HANNO PRESENTATO LO STRUMENTO NEI TERMINI PREVISTI

 

“Dopo gli sforzi fatti sul Paes, sarebbe davvero clamoroso se le progettualità inserite nella programmazione fatta approvare dai Comuni iblei non trovassero riscontro nei Piani triennali delle opere pubbliche. Per questo sollecitiamo gli enti locali territoriali della nostra zona a porre la massima attenzione a questo passaggio”. E’ quanto rileva il presidente dell’Unione Cna Installazione e Impianti, Maurizio Scalone, approssimandosi, nei vari Comuni, la predisposizione degli strumenti di pianificazione triennale. “Sappiamo – prosegue Scalone – che nove comuni su dodici, in provincia di Ragusa, sono riusciti a presentare il Paes. E auspichiamo che gli stessi possano essere conseguenti rispetto al collegamento che bisogna dare agli strumenti programmatici di cui ogni ente locale è dotato. Sarebbe davvero una disdetta, ad esempio, se le previsioni contenute nel Paes non trovassero alcun collegamento all’interno del Piano triennale delle opere pubbliche. Significherebbe che è stata prodotta soltanto carta straccia”. Il responsabile provinciale dell’Unione, Vittorio Schininà, precisa che, in proposito, “sarà portata avanti una apposita azione di sollecito con l’obiettivo di fare in modo che tutte le tessere del mosaico possano essere sistemate al loro posto. Ricordiamo – aggiunge – che ci sono grandi opportunità, per quanto riguarda i fondi che potrebbero essere drenati sul territorio con riferimento all’efficienza energetica. Ma si sono anche precise regole, affinché questi fondi arrivino, a cui occorre attenersi. E la previsione dei contenuti del Paes all’interno del Piano triennale delle opere pubbliche è il minimo che viene richiesto. Si tratta di un passaggio naturale che, però, non tutti sembrano vogliano applicare. Ecco perché mettiamo le mani avanti e chiediamo ai Comuni di prestare la massima attenzione”. Il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, attento a seguire l’evoluzione di questa delicata materia, per le ricadute che la stessa potrà avere, in termini di operatività, nei confronti delle attività delle piccole e medie imprese presenti sul territorio, invita le Amministrazioni comunali e i relativi civici consessi dove il Paes è stato già presentato a “tenere una linea di condotta ineccepibile se vogliamo che la parola crescita e sviluppo economico, a maggior ragione in un periodo di crisi come questo, continui ad avere un qualche significato. Se ciò per tutta una serie di ragioni, che sinceramente non riusciamo a comprendere quali, non dovesse accadere, avremo la conferma che, ancora una volta, i nostri rappresentanti in seno agli enti locali cittadini sono lontani anni luce dal comune sentire”.

 

 

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