SPAZIO AI DIRITTI, PRESENTATA LA PETIZIONE POPOLARE

Presentata stamattina all’ufficio protocollo del comune di Ragusa la petizione popolare, (ai sensi dell’art.8 comma 3 dello statuto comunale) , per chiedere formalmente all’amministrazione di destinare dei locali al progetto della Casa dei Diritti.

Un luogo dove ospitare associazioni e istanze di cittadini, uno spazio dove coordinare tutte le attività di prevenzione e contrasto alla discriminazioni di ogni genere e tipo. Un laboratorio per produrre consapevolezza ed innovazione sociale. Un luogo di ascolto, di dialogo e di proposta.

In un periodo storico come questo, caratterizzato da una crisi a tutti i livelli, non è un lusso parlare di diritti, è dirimente. Noi non ci limitiamo a parlarne, vogliamo di più, chiediamo di destinare degli spazi ai diritti, per unire le forze, per far fronte comune. Siamo infatti  convinti che solo con i diritti si esce fuori alla crisi, tutti insieme, senza lasciare indietro nessuno e senza che nessuno si senta solo e discriminato. I diritti non sono un orpello per la democrazia, il problema concreto dei giorni nostri non è la dismisura dei diritti, ma la loro negazione quotidiana determinata dalle diseguaglianze, dalla povertà, dalle discriminazioni, dal rifiuto dell’altro che, negando la dignità stessa della persona, contraddicono quella politica dell’umanità e della solidarietà alla quale è legata la vicenda stessa della nascita dei diritti. Senza una robusta e consapevole politica fondata sull’iniziativa delle persone, dei gruppi e delle associazioni,  i diritti corrono continuamente il rischio di perdersi. Ma quale destino possiamo assegnare ad una politica svuotata di diritti e di partecipazione? Anche a Ragusa c’è bisogno di spazi per i diritti, di una Casa dei Diritti.

Oltre 500 cittadini hanno sottoscritto la formale domanda, indirizzata al Sindaco, al consiglio comunale e alla giunta comunale di Ragusa, in cui si richiede agli organi di governo di deliberare sull’oggetto della petizione.

 

Il Sindaco, la giunta e il consiglio, (a norma dell’art. 8 comma 3 dello Statuto del Comune di Ragusa), dovranno fornire risposta motivata entro 60 giorni dalla presentazione.

A breve i promotori dell’iniziativa chiederanno un incontro formale con il Sindaco e l’assessore al ramo per discutere del progetto.

Dopo anni di buio e di silenzio, la nostra città diventi finalmente laboratorio di diritti e punto di riferimento per la lotta alle discriminazioni.

I promotori dell’iniziativa (A SINISTRA RAGUSA, GENERAZIONE ZERO, AMNESTY INTERNATIONAL, AGEDO, LIBERA, ASSOCIAZIONE MULTIETNICA UNITI SENZA FRONTIERE, COORDINAMENTO STUDENTESCO RAGUSANO, USB, FLC CGIL), colgono l’occasione per ringraziare tutti coloro che con la loro firma e con la loro collaborazione attiva hanno reso possibile tutto questo.

 

 

 

 

 

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