FONDI EX INSICEM

Una nuova circolare inviata in questi giorni dalla Provincia Regionale di Ragusa (ora Libero Consorzio Comunale) alle banche e ai confidi rende meno vantaggioso il bando per l’accesso ai finanziamenti. PmiRagusa contesta fortemente la decisione dell’Organismo di Garanzia che, richiamando l’articolo 11 del bando relativamente al tasso di attualizzazione da applicare per il calcolo del contributo che dovrebbe spettare all’azienda beneficiaria, fissa la percentuale alla stessa stregua degli interessi praticati dalla banca di riferimento dell’impresa.

“In parole povere  – afferma il segretario provinciale Andrea Providenza – il calcolo del contributo che la Provincia dovrebbe erogare sul finanziamento, si dovrebbe attualizzare secondo la percentuale del tasso di interesse praticato all’azienda dalla propria banca di riferimento. Peccato che quanto riportato dalla circolare in questione crea un’assurda confusione sul modo di interpretare quanto scritto nel bando, al famoso articolo 11, dove è previsto che il calcolo deve essere fatto “in forma attualizzata al tasso di riferimento vigente alla data di attualizzazione stessa”. Secondo noi, la dicitura riportata nel bando va riferita al tasso di riferimento della commissione europea (0,53%) e all’integrazione di 100 punti base che è stata fatta in Italia dal ministero dell’Economia: quindi l’1,53%. Invece, se dovesse essere applicata la decisione dell’Organismo di Garanzia, la percentuale potrebbe raggiungere una media del 9% sulla base dei vari tassi applicati dalle banche alle aziende loro clienti. Cosa vuol dire tutto questo? Che le poche aziende beneficiarie potrebbero ricevere un contributo dei fondi ex Insicem ridotto in media del 25%. Noi pensiamo che l’intervento di questa nuova circolare sui fondi ex Insicem sia inopportuno perché riduce il  beneficiato per le imprese. E’ come se si escogitasse ogni volta un qualcosa per impedire alle imprese di accedere ai fondi. Dopo avere pubblicato un bando che rende impossibile per la stragrande maggioranza di imprese di partecipare, oggi per quelle poche che sono riuscite ad essere beneficiarie si cerca di diminuire l’importo del contributo con una delibera di dubbia legittimità. Da parte nostra non possiamo che sollevare, ancora una volta, le nostre critiche sulla metodologia che è stata applicata per l’attuazione del piano di utilizzo dei fondi in questione. A maggior ragione, a seguito di una circolare che getta ancora più confusione nella già tormentata ed infinita vicenda. Per questo  – conclude Providenza – richiamiamo l’attenzione delle altre associazioni di categoria al fine di potere riconvocare il tavolo tecnico a suo tempo costituito, esaminare le criticità e trovare una volta per tutte la soluzione più adeguata allo sviluppo del tessuto economico ibleo”.

       

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