RANDAGISMO: CAMBIO DI ROTTA?

24 anni dopo l’emanazione della legge quadro sul randagismo, la 281/1991, il Ministro vuole rivedere le strategie.
E la prima cosa che farà sarà il confronto con i Medici Veterinari.
Un plauso viene dall’A.N.M.V.I. (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) la cui proposta è stata subito presa in considerazione dal Ministero.
Considerando le somme che è possibile tirare dopo 24 anni, i numeri non sono incoraggianti. Non c’è stata la prevista riduzione del randagismo, ma l’esatto opposto “a discapito della sanità animale e delle pubbliche finanze”(come dichiara il presidente ANMVI)
Punti chiave della proposta sono “protocolli e prassi operative veterinarie nella lotta al randagismo, all’abbandono e pro- possesso responsabile” concordate, ovviamente, con una “strategia squisitamente sanitaria” e senza “improvvisazione e iniziative scoordinate” ma solo col rispetto di “competenze veterinarie” e del “benessere animale”.
Speriamo che il 2015 porti via i brutti ricordi dovuti a quanto è stato fatto (anche se sarebbe megli o scrivere ‘non fatto’) per il randagismo, dalle speculazioni su tanti canili ai viaggi-staffetta di cani per-chissà-dove senza controlli nè autorizzazioni. Staremo a vedere.

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