ANTICIPAZIONE DI CASSA AL COMUNE DI MODICA

Egr. sindaco

Aspettavo con ansia di conoscere le sue decisioni in merito all’anticipazione di cassa per l’esercizio finanziario 2015 ed ecco che mi perviene la delibera 183 del 23 dicembre. La sua decisione, fuori da ogni criterio di legalità e da ogni possibilità finanziaria del Comune e dei cittadini, ammonta a 20.861.395,28 euro. Lei la giustifica adducendo due ragioni:

– dovrò «far fronte ad eventuali esigenze di cassa» (Delibera n. 183 del 23 dicembre 2014);

– la legge me lo consente.

 

Le stesse giustificazioni sono state invocate nel dicembre 2013 (Delibera n. 235), quando ha chiesto di aumentare, per il 2014, da 10 a 17 milioni di euro l’analoga anticipazione.

 

Le domando se sia il caso di incrementarla ulteriormente, dai 17 del 2014 ai 21 milioni del 2015, considerato che comporterà un aumento degli interessi a carico dei cittadini. Non le sembrano già eccessivi i tributi sin ora imposti? Le pare corretto spendere in un anno per feste varie circa 800.000 euro, di cui 200.000 solo nel mese di dicembre? A che serve tutto questo ulteriore indebitamento? Ritiene sufficientemente giustificato scrivere in delibera «… che l’anticipazione di tesoreria è subordinata alla necessità di far fronte ad eventuali e temporanee esigenze di cassa»? Non le sembra oltremodo offensivo nei confronti delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese? Che fine ha fatto la politica del risanamento finanziario? La scelta di contrarre tale immenso debito non dimostra che la sua è una politica votata all’indebitamento della città con finalità esclusivamente elettorali?

 

Le ricordo che lei si è sempre vantata di aver chiuso il 2013 con un avanzo di circa 6.700.000 euro, anche se tutti sappiamo che esso (l’avanzo) è frutto di un artificio contabile: mi riferisco all’accertamento gonfiato, e per ciò illegittimo, dell’IMU: invece di 5,5 milioni di euro, come previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), sono stati accertati 10 milioni, ossia 4 milioni e mezzo in più. Ciò è stato fatto ad arte non solo per determinare l’avanzo di amministrazione e rispettare il patto di stabilità per il 2013, ma nella prospettiva di aumentare la disponibilità dell’anticipazione di tesoreria per il 2015. L’anticipazione, infatti, si calcola considerando i cinque dodicesimi delle entrate (accertate) dei primi tre titoli del 2013. È chiaro, dunque, che i 4,5 milioni di accertamenti fittizi aumentano il totale delle entrate su cui si calcolano i 5/12 che, come si legge in delibera, ammontano a 20.816.395,28. Se proviamo, per un attimo, a ricalcolare i 5/12 sottraendo dal totale delle entrate, pari a 49.959.348,68, i 4,5 milioni accertati in più per l’imu, ci accorgiamo che l’anticipazione disponibile si abbassa di quasi 2.000.000,00 di euro.

La presente va discussa al primo Consiglio utile.

 

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