PIACCIA O NON PIACCIA

Piaccia o non piaccia, la verità è che dodici mesi fa Scicli era un comune finanziariamente con entrambi i piedi nella fossa. La condanna della Corte dei Conti, arrivata a luglio 2014, certificava la situazione di coma profondo lasciata dalla Giunta precedente.

Da gennaio si è operata una incredibile rimonta a cui solo uno sparuto gruppo di visionari ha creduto. Mentre ogni  avversità piombava addosso all’attività amministrativa: il discredito e la delegittimazione di ogni tipo, favoriti anche da una condizione politica orfanile.

Mentre fuori si accaniva la tempesta, il Consiglio Comunale di Scicli ha votato tre bilanci, due piani di riequilibrio e tutti gli atti conseguenziali, recuperando il drammatico arretro di inadempienza contabile. Atti contabili in cui progressivamente le spese sono state drasticamente ridimensionate, le poste residuali sono state revisionate e ricondotte a considerazione realistica e grazie ai quali, pur nel drammatico taglio dei trasferimenti centrali, si è ritornati all’avanzo di amministrazione e al rispetto del patto di stabilità.

In questi mesi sono stati riconosciuti gli ingenti debiti fuori bilancio (alcuni risalenti a vicende degli anni ’70); la voragine è quantificata e, attraverso il nuovo piano di riequilibrio, appare ragionevole l’impresa di domarla.

Dai provvedimenti presi con l’acqua alla gola e per disperazione si è passati agli atti compiuti con determinazione e in tempi prudenziali. Il clima finanziario, rispetto a gennaio scorso, è decisamente cambiato in meglio e presto se ne renderà conto anche la Città. Stiamo dicendo che, non solo non siamo falliti, ma che presto si potrà tornare a fare amministrazione non strettamente legata alla emergenza finanziaria, con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista della qualità amministrativa e dei servizi forniti alla comunità.

Ci stupisce il cinismo dei Consiglieri della ex maggioranza che hanno abbandonato la nave che affondava, senza aver fatto nulla per tentare di salvarla, e ora, invocando dimissioni, commissariamento ed elezioni, parlano di scarsa rappresentatività del personale politico che li ha sostituiti e che, rimasto a bordo , si è, al contrario, adoperato nel salvataggio.

Noi, al contrario di costoro, per consumata esperienza, siamo certi, come lo sono la gran parte dei cittadini, che l’ennesimo commissariamento non potrebbe che fare ulteriormente male ad un Comune, i cui guasti funzionali non sono certo addebitabili a questo Consiglio Comunale ma alla instabilità amministrativa di cui le esperienze commissariali, lungi dall’esser il rimedio, costituiscono piuttosto il suggello.

Per tutto questo invitiamo tutte le forze e le persone di buona volontà, le più sensibili alle ragioni del bene di Scicli che degli interessi di bottega politica, a riunirsi intorno al rilancio di un progetto di salute pubblica che, lungi dall’adagiarsi sui, pur importanti, risultati ottenuti, necessita e merita ancora gli sforzi di tutte le persone per bene disponibili a sacrificarsi per la Città .

I consiglieri comunali:

Guglielmo Scimonello, Giorgio Vindigni, Antonino Castronuovo, Salvatore Fortino, Mauro Ingallinesi, Bernardetta Alfieri, Guglielmo Ferro. 

 

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