ALBERI MONUMENTALI. PUBBLICATO IL DECRETO CHE IMPONE IL CENSIMENTO

 Stop agli abbattimenti indiscriminati degli alberi di pregio. E’ stato finalmente adottato e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il decreto ministeriale che dispone l’ ” Istituzione dell’elenco degli alberi monumentali d’Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento”.

Un passaggio fondamentale  previsto dalla legge 10 del 2013, ma finora disatteso. Cosa che aveva fatto scattare un’interrogazione alla Camera del Movimento 5 Stelle, che chiedeva anche spiegazione dell’abbbattimento a Pietraperzia di due filari di pini (51 alberi), che non risultavano censiti “quali alberi monumentali o di particolari pregio paesaggistico ambientale”.

“Il ministro De Girolamo – racconta Claudia Mannino, che era stata prima firmataria dell’interrogazione – ci disse rispondendo al nostro atto,  che gli alberi di Pietraperzia potevano essere tagliati perché non erano stati censiti, e che non c’erano sanzioni da applicare. In realtà quegli alberi sono stati tagliati perché non era stato possibile censirli, in assenza del decreto che  finalmente ora, dopo il nostro sollecito è realtà”.

Il decreto del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali contiene le indicazioni per lo svolgimento delle attività censuarie (da parte dei Comuni, delle regioni e del corpo forestale dello Stato) e sulla possibilità di partecipazione alle operazioni  da parte di cittadini, associazioni attraverso segnalazioni.

 

Per arginare gli abbattimenti il decreto contempla le sanzioni amministrative previste dalla legge 10 del 2013: multe da 5.000 a 100.000 euro, a meno che l’abbattimento o la modifica della chioma o dell’apparato radicale non siano dovute da improcrastinabili motivazioni.

 

“Ora commenta Claudia Mannino – non si hanno più scuse per far finta di non sapere ancora come salvaguardare questo patrimonio. I Comuni devono applicare quanto previsto dal decreto ministeriale, e cioè  avviare la compilazione dei registri degli alberi che corrispondono alle caratteristiche descritte nell’articolo 5 del decreto. Per questo vigileremo con apposite app sui nostri siti personali”

“In Sicilia – prosegue Claudia Mannino – gli alberi che saranno interessati dal provvedimento sono così tanti che potrebbero innescare anche interessi turistici, basti pensare agli ulivi dell’Agrigentino (alcuni con anche oltre 700 anni di età), oppure il carrubo di Milena e quelli di Noto e Modica, o ancora il Castagno dei 100 cavalli di Sant’Alfio a Catania e via discorrendo”.

 

Secondo quanto stabilito dal decreto, l’applicazione del meccanismo autorizzativo e sanzionatorio per gli alberi monumentali scatta a partire dalla proposta di attribuzione di monumentalità da parte del Comune con atto amministrativo notificato al proprietario. 

 

Un’operazione, questa,  in cui saranno coinvolti i meetup del Movimento 5 Stelle che provvederanno a sollecitare le amministrazioni a muoversi in questa direzione.

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