NOVA VIRTUS, PRONTA PER DOMENICA

Tonificata dalla prima vittoria stagionale, conseguita nell’anticipo di una settimana fa al PalaPadua contro Crotone, la Nova Virtus affronta con rinnovato entusiasmo la trasferta di domenica prossima a San Filippo del Mela, la cittadina tirrenica che ospita le gara interne del Minibasket Milazzo (oltre che della locale formazione del Cocuzza). Un campo, quello “Filippese”, che nella passata stagione portò molto bene alla Nova Virtus che vinse tanto contro il Milazzo, quanto contro il Cocuzza. Domenica prossima (ore 18.30, arbitri Rosa Anna Nocera di Catanzaro e Roberto Viglianisi di Villa San Giovanni) la Nova Virtus tenterà di nuovo l’impresa, anche perché quella del Minibasket Milazzo è squadra abbastanza abbordabile, benché forte di un grande ex, come Agostino Li Vecchi, svezzatosi 25 anni fa proprio a Ragusa. Ma coach Massimiliano Fiasconaro può contare anche su due play tanto giovani quanto talentuosi, quali Simone Sofia e John Rath, oltre che sul lungo “scuola Viola Reggio Calabria”, Dario Scozzaro, mai esploso, ma sempre molto pericoloso. Senza contare la giovanissima torre rappresentata dai 212 centimetri di Hamidu Rahman. Poi i temibili giocatori locali, in particolare il battagliero Christian Italiano e l’esperto Alessio Cassisi. La Nova Virtus, invece, dovrà fare certamente a meno di Andrea Sorrentino, ma soprattutto con le condizioni assai precarie del giovane pivot Peppe Cascone e dello stesso Davide Boiardi che ha saltato tutta la settimana di allenamenti per un problema fisico. Idem per capitan Alessandro Sorrentino, in verità, fuori sede per impegni professionali, rientrato solo oggi e, comunque, a corto di allenamento. Insomma, la Nova Virtus non sarà al top della forma e della condizione, ma certamente non vorrà lasciarsi sfuggire l’occasione per tentare di fare il bis. La grande intensità difensiva e la reattività dimostrate contro Crotone da tutta la compagine, la voglia di rivalsa dei vari Licitra, Iabichella, Girgenti  e Canzonieri (eccellenti contro i calabri) lasciano ben sperare in tal senso: il comando d’obbligo, quindi, è quello di risalire pian piano la china.

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