“IL GLAUCOMA E’ IL LADRO SILENZIOSO DELLA VISTA, OCCORRE LA PREVENZIONE”

Il glaucoma è definito “il ladro silenzioso della vista”. Poiché anche quando la pressione oculare sale e distrugge il nervo ottico non ci sono sintomi ed il paziente continua a vedere bene. La diagnosi precoce del glaucoma è estremamente importante in quanto questa malattia può essere trattata con maggiore successo quando diagnosticata precocemente. Pertanto, è molto importante conoscere i fattori di rischio per il glaucoma e sottoporsi periodicamente ad una visita dal medico oculista. Lo ha detto il prof. Teresio Avitabile, ordinario dell’Università di Catania e direttore della divisione di Oftalmologia del policlinico Vittorio Emanuele, sempre a Catania, partecipando all’iniziativa, promossa ieri sera nella sede dell’Ordine dei medici, a Ragusa, dall’Ammi sezione di Ragusa, dalla Fidapa e dal convegno Maria Cristina di Savoia. A fare gli onori di casa i presidenti delle tre associazioni, rispettivamente Elisa Marino, Anna Di Cesare, Sara Greco. C’era anche l’oculista ragusano Carlo Giummarra che ha presentato il prof. Avitabile. Quest’ultimo ha spiegato i principali fattori di rischio per il glaucoma: vale a dire età superiore a 45 anni; familiarità, soprattutto di primo grado, con soggetti glaucomatosi; razza nera; diabete; miopia elevata; episodi di aumento della pressione oculare; storia di traumi oculari; uso di cortisone. Il glaucoma, è stato chiarito inoltre, è molto più diffuso tra gli anziani. Se si è over 60, si è sei volte più a rischio di ammalarsi. Se si ha il diabete o una pressione sanguigna elevata, il rischio aumenta. Così come aumenta se si deve fare uso di cortisone in qualsiasi forma (per bocca, per iniezione, per spray nasale, per collirio). Inoltre, una ferita o un trauma all’occhio può determinare la comparsa di glaucoma anche molto tempo dopo l’incidente. “Ringraziamo il prof. Avitabile – dice Elisa Marino – per le numerose e interessanti informazioni che ci ha fornito. Come sezione di Ragusa dell’Ammi, assieme alle altre associazioni che ci hanno collaborato, Fidapa e convegno Maria Cristina di Savoia, siamo sempre molto attenti a trattare tematiche che, come in questo caso, possano fornire delle indicazioni specifiche alla collettività su malattie devastanti come questa su cui è necessario porre la massima attenzione”.

 

 

 

 

 

 

 

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