TRENTACINQUEMILA EURO PER IL CONCERTO DI BAGLIONI SONO TROPPI

La scelta del Comune di Ragusa di compartecipare economicamente al concerto di Baglioni del prossimo 7 dicembre merita una serie di riflessioni. Non foss’altro per le motivazioni che impegnano la non indifferente somma di 35mila euro che appartiene a tutti i cittadini ragusani. Lo dice il circolo “Rinascita democratica” del Pd di Ragusa che parla di “spesa inutile e assolutamente inconcepibile in considerazione del drammatico periodo che tutti i Comuni stanno attraversando alla luce del taglio di risorse a cui gli stessi sono stati sottoposti. E poi – aggiunge il circolo di concerto col suo iscritto Giuseppe Lizzio che ha sollevato la questione – sono assolutamente da stigmatizzare le motivazioni che, leggendo attentamente la determinazione dirigenziale, si sostanziano essenzialmente in due ordini di motivi: il primo per “favorire il pieno sviluppo culturale dei cittadini e l’incremento turistico della città”; il secondo per “evitare sostanzialmente una perdita netta che avrebbe fatto desistere la ditta dal procedere nell’organizzazione dell’evento”. La prima motivazione si presta a ovvie critiche. Dove risiede, infatti, nell’effettuare il concerto di Baglioni, la promozione culturale nei confronti dei cittadini? Facile ribattere che nella fattispecie, con tutto il rispetto per l’artista che ha fatto la storia della musica leggera italiana, si tratta solo di canzoni lontane anni luce da eventi culturali di ampio respiro e densi di contenuti. Anche per quanto concerne la promozione turistica della città attraverso un concerto, si tratta di una affermazione che mette in luce tutti i propri limiti, anche in considerazione del fatto che quella di Ragusa non è l’unica ed esclusiva tappa del tour di Baglioni in Sicilia che, infatti, il giorno prima si esibirà ad Acireale”. Per il circolo “Rinascita Democratica” del Pd di Ragusa, però, dove si supera ogni limite è nell’affermazione, contenuta ripetiamo nella determina dirigenziale, che senza l’intervento economico del Comune la ditta organizzatrice dell’evento andrebbe in perdita e desisterebbe dall’organizzarlo. “Ma alla ditta in questione – si chiedono gli esponenti del Pd – qualcuno ha prescritto che deve organizzare per forza il concerto e che per giunta non deve andarci in perdita e per questo ha bisogno dei soldi dei cittadini ragusani? Facile allora fare impresa in questo modo, riversando tutti i rischi sulla collettività. Ma quello che stride ancor di più è la circostanza che il contributo del Comune non porta ad una riduzione del costo del biglietto per assistere al concerto (si va da un minimo di 30 euro ad un massimo di 60). Un’ultima riflessione va fatta anche sulla disparità di trattamento che l’Amministrazione comunale di Ragusa si ostina a perpetrare nei confronti di altri enti o associazioni che con grande fatica ogni giorno fanno sì cultura in questo territorio, non ricevendo alcun aiuto di carattere economico ma anzi al contrario indifferenza e ostilità. Ecco perché riteniamo che questa ingente somma di denaro sia stata dissipata”.

 

 

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