LE IMPRESE DEL SETTORE ALIMENTARE E LA NUOVA ETICHETTATURA

La Cna di Ragusa ha presentato le novità introdotte dal regolamento Ue 1169/2011 che entrerà in vigore dal 13 dicembre sull’etichettatura alimentare. L’occasione nel corso di un convegno organizzato presso la sala “Pippo Tumino” della sede di via Psaumida che è servito per avviare un confronto a tutto campo sulle attività a garanzia della qualità del prodotto e della salute del cittadino. Introducendo i lavori, il segretario provinciale Giovanni Brancati ha chiarito che l’impegno della Cna di Ragusa  a difesa del patrimonio agroalimentare del nostro territorio sarà massimo. “E lo dimostrano – ha aggiunto – le varie iniziative che in queste settimane stiamo conducendo volte a valorizzare e promuovere nei mercati nazionali ed internazionali le nostre eccellenze attraverso programmi mirati. Oggi registriamo la presenza di un mercato e di cittadini sempre più attenti alla cultura del cibo sano e alla tracciabilità delle materie prime. La nostra scommessa sarà quella di spingere al massimo le produzioni del nostro territorio, allo stesso tempo creando un retroterra di qualità, esperienze e sicurezza alimentare”.

Puntuale e articolata la relazione di Giorgio Iacono nella qualità di coordinatore dei servizi ispettivi dell’Asp di Ragusa che ha illustrato nel dettaglio le novità introdotte dal regolamento comunitario e le differenze rispetto alle direttive precedenti e attualmente in vigore. “Un provvedimento – ha affermato – che riguarda molte imprese del settore alimentare sia nel campo della produzione che nel campo della commercializzazione. Le nuove regole valgono anche per gli alimenti venduti on line, dove tutte le informazioni obbligatorie in etichetta dovranno essere rese disponibili all’utente. Sarà obbligatorio indicare un numero maggiore di informazioni, dando evidenza anche alla presenza di sostanze allergizzanti. L’etichetta dovrà essere completa e le informazioni dovranno essere visibili. Si potranno commercializzare prodotti etichettati dopo il 13 dicembre fino ad esaurimento delle scorte. L’obbligatorietà della dichiarazione nutrizionale scatterà dal 2016”. Importante l’indicazione del Paese di origine e una campagna pubblicitaria a tutela del consumatore palese, veritiera e corretta. Molto interessanti gli spunti di riflessione provenienti dal responsabile nazionale Cna Alimentare Gabriele Rotini il quale ha approfondito e risposto alle numerose domande dei presenti. Diverse imprese si troveranno a fare i conti con la modifica delle proprie etichette e con la vendita del prodotto sfuso. “Anche in quest’ultimo caso – ha spiegato Rotini – dovranno essere fornite informazioni essenziali al consumatore. Nei prossimi giorni invieremo agli interessati che ne faranno richiesta, presso le nostre sedi, il materiale informativo necessario per ottenere una corretta etichettatura”. Carmelo Caccamo, responsabile della Cna Alimentare Ragusa, ha poi aggiunto: “Oggi più di prima il nostro impegno sarà quello di far emergere solo prodotti di qualità che faranno la differenza nei mercati. Per fare questo occorre combattere il cosiddetto “italian sounding”, ovvero l’utilizzo negli imballaggi, di denominazioni e immagini evocatrici di eccellenze italiane per commercializzare prodotti in realtà confezionati all’estero o che comunque non possiedono le caratteristiche dell’alta qualità italiana. Il finto olio made in Italy è, per esempio, tra le frodi più frequenti e causa danni economici al nostro tessuto economico fatto di microimprese agricole e di produttori. Siamo molto attenti alle evoluzioni positive del mercato agroalimentare e alle potenzialità che esprime il nostro territorio consapevoli che il patrimonio agroalimentare degli Iblei e del Val di Noto rappresenterà sempre di più la nostra grande risorsa per il futuro”.

 

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