CHE COSA E’ IL TEATRO?

Proprio una domanda a cui artisti e commentatori danno risposte variegate, che vanno dal teatro in se allo spazio scenico. Certamente, lo spazio su cui vorremmo soffermarci non sarà mai per una città, come anche Ragusa, quello di strutture con tubi sul soffitto o che non consentono un’atmosfera tale da creare un dialogo tra lo spettatore l’attore e gli attori, e i vicini di posto, con cui si condividono emozioni e sentimenti, così rari al giorno d’oggi.

Edoardo De Filippo, i grandi del teatro hanno compreso questo , e hanno lasciato quella traccia nella storia e in tutti noi col loro operato e con la loro grandezza nella recitazione.

Concepire il teatro come quantità di spettatori, ad esempio, è una balordaggine, che farebbe rigirare nella tomba i grandi, ma anche gli attori veri del teatro.

Quanto detto, ci fa capire che qui a Ragusa, restituire la scuola dello Sport come alternativa di spazio scenico ideale, o il piccolo Cinema Ideal, nato come cinematografo, o la Quasimodo, adatta a prove o teatro per le scuole, o qualsivoglia altro spazio, significa non avere un’idea di che cosa sia teatro come spazio scenico.

Inorridiamo, ancor di più, quando un ‘assessore alla Cultura, come Stefania Campo, dal palcoscenico della Conferenza Stampa Spettacolo di Palchi Diversi alla Scuola dello Sport,  dia come una sentenza per la sua concezione di teatro, proponendo “un teatro per Ragusa di 1000 posti”. Insomma, quanti ragusani vanno a teatro , quanti stranieri lo visiterebbero se fossero nella cittadina con proposte alternative e nuove? MILLE?

Ci rendiamo conto che, forse, l’idea di Stefania Campo di un teatro di 1000 posti potrebbbero essere validi per uno spettacolo musicale  come quello di Claudio Baglione!!!

Vogliamo essere realisti e guardare  la realtà effettuale delle cose, o vogliamo come al solito avere le megalomanie straniere, magari di una New York o di una Berlino o di una Bruxelles?

Uno spazio scenico deve contenere spettacoli di prosa, di musica, di danza, e non essere una palestra o un circo equestre, deve creare l’insolito rapporto tra spettatore e attori e attore in un’atmosfera, che rifugga dalla quantità, privilegiando la qualità.

Purtroppo, ci rendiamo conto che l’assessore è lontana dalla cultura teatrale, per cui è convinta che mille posti siano meglio dei quattrocento posti del Teatro Concordia!!!

Da donna che si è spesa per il Teatro , che è responsabile della Fondazione Teatro Carlo Terron e della rivista Sipario per la Sicilia, vi dico :RAGUSANI SVEGLIATEVI E CAPITE che la proposta dell ‘Assessore è veramente grave e inaccettabile!!!!

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