IL SINDACO E’ MOLTO LONTANO DALLA REALTA’ POPLITICO-AMMINISTRATIVA DI MODICA

    Il commento del Sindaco di Modica al documento del Collegio dei Revisori dei Conti in merito alla verifica sugli equilibri di bilancio dimostra quanto lontana sia la consapevolezza politica ed amministrativa del Sindaco rispetto alla questione finanziaria del nostro Comune.

   Ancora una volta, nel tentativo di distrarre dalle reali questioni aperte, il Sindaco rimuove il fatto che il Comune, a distanza di circa due anni si trova ancora senza l’approvazione definitiva del Piano di Riequilibrio, unico strumento in grado di allontanare definitivamente il pericolo del dissesto finanziario, e che il documento del Collegio è il risultato di un controllo e di una verifica straordinaria e penetrante dell’organo di controllo, a cui, come invece avviene in quasi tutti i Comuni d’Italia, sarebbe sufficiente, se i conti fossero a posto, soltanto un parere alla delibera del Consiglio, tanto da farci parlare di una sorta di “commissariamento” dell’Amministrazione Comunale.

  Il Sindaco, invece di continuare a rivolgersi al passato, se leggesse con più attenzione il documento del Collegio si accorgerebbe che gran parte delle criticità tuttora presenti sono anche il risultato di una attività presente prevalentemente rivolta alla propaganda e meno all’impegno concreto per una gestione virtuosa del bilancio.

  Come non essere preoccupati, quando il Collegio riporta i dati al 20 ottobre, come ad esempio quello tra riscossioni e pagamenti, che registra una differenza negativa di quindici milioni di euro, con il conseguente utilizzo di anticipazione di cassa, mai registratasi negli ultimi anni; o ancora la mancata contabilizzazione dell’anticipazione di della Cassa Depositi e Prestiti, ottenuta già a luglio, di circa venticinque milioni di euro finalizzata a pagare i nostri fornitori in attesa da anni o a chiudere vecchi contenziosi o debiti fuori bilancio e ancora non spesa.

   Dati preoccupanti, poi, provengono dalla mancata lotta alla evasione, tanto propagandata, se è vero che a fronte di circa quattordici milioni di euro per tributi evasi (Ici, Imu e Tarsu), di cui nove  introdotti nell’ultimo anno e mezzo dalla attuale Amministrazione, siamo in presenza al 30 settembre soltanto di meno del cinque per cento di riscossioni, tanto da indurre il Collegio a diffidare formalmente l’Amministrazione a rendicontare mensilmente sulla attività in tale direzione. 

 

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