ALCUNE COSE CHE NON VANNO

La settimana scorsa presso l’Istituto Salesiano San Domenico Savio, promossa dal Comitato di Modica Alta, si è molto discusso di rilancio del turismo, d’individuazione di percorsi turistici, della imminente (si spera) apertura del Chiostro della Chiesa del Gesù e si è anche parlato d’illuminazione artistica. Infatti, a seguito del nuovo look artistico di Corso Umberto, Piazza Matteotti e Piazza Corrado Rizzone è stato proposto all’amministrazione comunale presente all’incontro con l’Assessore architetto Giorgio Belluardo, la opportunità di utilizzare i lampioni dismessi per istallarli nella Piazza del Carcere, lungo la via Don Bosco e nel Viale Manzoni, i fari attuali di quest’ultima via, che illuminano il viale è molto scadente perchè posizionati sopra gli alberi e quindi per illuminare  occorre potare gli alberi e portarli a livello di tronco.

Da una sommaria ricerca, per individuare dove sono stati sistemati i lampioni dismessi, pare che siano scomparsi e nessuno sa dire dove sono stati sistemati o dove sono andati a finire, pertanto si chiede al Sindaco di verificare e in caso di esito negativo, aprire una indagine per individuare i responsabili della custodia. In ogni caso si chiede comunque all’amministrazione d’impegnarsi a realizzare l’illuminazione artistica  nei percorsi sopra richiamati. Inoltre  è stato evidenziato che sarebbe opportuno predisporre da parte dell’amministrazione comunale, degli scavi sondaggi,  nelle vie Don Bosco e  Via Botta che negli anni passati, prima di essere asfaltati. le due vie erano di calcare duro (cuticci) come è stato evidenziato dagli scavi recenti durante i lavori per riparare le perdite di acqua nella conduttura comunale nella via Don Bosco e per spostare i cavi della Telecom. Riportare dunque, le vie al percorso originario e risistemare i marciapiedi togliendo le mattonelle sostituendoli con la pietra tipica modicana. Una città che punta al turismo e con le scarse risorse che attualmente ha, in attesa che qualche deputato riesca a farsi valere e proporre una legge, da far votare all’Assemblea Regionale Siciliana, come quella su Ibla per beneficiare dei finanziamenti, da destinare ai centri storici dichiarati beni dell’Umanità da parte dell’UNESCO, ma nell’attesa è necessario “ingegnarsi” a trovare qualche spicciolo per ripristinare e impreziosire questa straordinaria città che merita un’attenzione particolare specialmente da offrire ai tanti turisti che rimangano affascinati del centro storico, uno dei più grandi d’Italia. Infine, un’attenzione particolare merita la  via Roma e  Piazza Martiri 29 maggio 1921, la sera in alcuni tratti, scarsamente illuminati, mette a rischio la incolumità delle persone, quindi bisogna intervenire potenziando l’illuminazione. Il Dirupo Rosso poi, in completo stato di abbandono, occorre intervenire e ripristinare la bambinopoli, che è stata distrutta dai vandali negli anni passati, struttura costata oltre i 300 milioni di lire e oggi sarebbe opportuno dotarla  anche dei servizi igienici. Completare la piantumazione che l’amministrazione sta portando avanti e abbellire la Piazza, che viene usufruita  dagli anziani dei bambini e dei tanti turisti; infine, si segnala il pericolo di un marciapiede a livello stradale, trovasi in piena curva cieca di fronte l’ex Molino, numero civico 98, che i pedoni percorrendo il marciapiede rischiano di essere travolti dai mezzi in transito.

 

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