RITROVATA A MILANO LA TREDICENNE SCOMPARSA

I carabinieri di Milano hanno rintracciato, e assicurato sana e salva alla sorella maggiorenne, la tredicenne ragusana scappata di casa ieri mattina.

La giovinetta ieri mattina è uscita di casa diretta a scuola – ove frequenta il terzo anno della scuola secondaria di primo grado – ma all’istituto non è mai giunta, talché una sua amica, non vedendola arrivare, ha chiamato a casa. La madre quindi s’è immediatamente allarmata e con il marito si è recata dai Carabinieri della Stazione di Ragusa Principale, ove il comandante della stazione, ricevuta la denuncia, ha immediatamente avviato le ricerche.

Il telefonino della giovane, dopo alcuni squilli a vuoto è risultato irraggiungibile fino a ieri sera tardi.

Subito i carabinieri hanno informato la Prefettura che, in caso di scomparsa di persone, funge da coordinamento tra le forze impiegate per le ricerche. Ma ben presto i militari si sono resi conto che le ricerche non dovevano orientarsi nella provincia iblea ma verso nord.

Un’autopattuglia dei CC di Ragusa, passando – foto alla mano – da via Zama, s’è fermata alla biglietteria degli autobus che dal capoluogo ibleo vanno a Palermo e Catania, ma anche Roma. E la donna addetta alle vendite ha senza ombra di dubbio ricordato d’aver venduto un biglietto per Catania a una ragazzina proprio identica a quella della foto. Rintracciato l’autista del pullman, questo ha riferito di ricordare una giovane che era scesa alla stazione ferroviaria di Catania.

Qui le tracce s’erano perse. Le poche ore di ritardo degli investigatori erano un gap incolmabile. Non era infatti possibile capire per dove fosse partita la tredicenne. I militari, considerato che il telefonino era spento e quindi non poteva nemmeno essere usato per chiamare, e considerato soprattutto che fuori da Ragusa la scomparsa aveva come riferimenti solo la sorella maggiorenne che studia a Milano, hanno ipotizzato che stesse scappando dalla sorella, alla quale è molto legata. Ed effettivamente i militari si sono orientati in tale direzione. Allertate le forze dell’ordine milanesi, questa mattina, insieme alla familiare, hanno aspettato alla stazione centrale di Milano. Purtroppo però nel treno la ragazza non c’era. Non si spiegano ancora i militari come abbia fatto, ma la “fuggiasca” è giunta a Milano. E in merito a dove e quando ancora dovrà dare parecchie risposte al suo ritorno a Ragusa.

Poco dopo le undici di ieri sera una tenente dei carabinieri in servizio a Milano, Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia CC di Porta Monforte, impegnata nei servizi di sicurezza in piazza Duomo per il vertice Asia-Europa (con la presenza di più di cinquanta capi di stato e con il trambusto connesso), ha notato una ragazzina sola ed evidentemente a disagio seduta sugli scalini del sagrato del Duomo.

Avvicinatasi, le sembrava davvero impossibile che la giovinetta fosse quella scomparsa a Ragusa e ricercata a Milano, ma la somiglianza era forte e la solitudine evidente l’ha spinta a chiederle come si chiamasse. Ed è così che la tredicenne ragusana, partita da casa diretta a scuola, è stata ritrovata in piazza Duomo a Milano.

Accompagnata presso la limitrofa caserma della Compagnia Carabinieri di Milano Duomo, è stata poco dopo affidata alla sorella alla quale s’è infine stretta in un abbraccio liberatore.

Tutto è bene quel che finisce bene… nella speranza che la tredicenne – che evidentemente ha rischiato davvero di non arrivarci proprio a Milano – abbia capito quale mastodontica macchina di ricerche si sia mobilitata per il suo “colpo di testa” e quanto tempo e quanti soldi abbia fatto sprecare allo Stato italiano in quello che forse a lei era sembrato un gioco.

l genitore dela ragazza ci ha fatto pervemnire la segemte lettefra

“Esprimo all’arma dei Carabinieri e in particolare al comandante provinciale di Ragusa Sigismondo Fragassi e ai militari della compagnia di Ragusa i sensi della mia gratitudine per l’alto e incessante impegno profuso per far sì che mia figlia potesse essere rintracciata tempestivamente liberandoci così da momenti di forte angoscia e preoccupazione. Non finirò mai di ringraziare i carabinieri di Ragusa che sin dalle prime battute ci sono stati vicini, rincuorandoci circa il buon esito delle loro ricerche. Un’incredibile rete di solidarietà si è stretta attorno alla mia famiglia ed ho avuto la prova diretta della professionalità e della vicinanza dei carabinieri in un momento di grande sconforto. Resterò infinitamente grato a loro per l’attenzione e la sensibilità che mi hanno dimostrato”.
 S.C.

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