INTERVENTO NON BANALE MA PROPOSITIVO

Desidero intervenire in merito alla vertenza Formazione Professionale, che riguarda la protesta del comparto FP della provincia di Ragusa insieme agli ex lavoratori degli Sportelli Multifunzionali.

Premetto che ho da sempre intrattenuto rapporti di cordialità e di estrema collaborazione lavorativa con tutti gli operatori degli SSMMFF , ma non solo, sono stato sempre al loro fianco fin da quando hanno dovuto subire una sospensione lavorativa o, addirittura, un licenziamento.

Il 30 settembre u.s. i suddetti lavoratori hanno effettuato un sit-in davanti il Centro per l’Impiego di Ragusa (ufficio che dipende dal Servizio da me diretto) , una manifestazione assolutamente pacifica e garbata, a cui ho partecipato, su specifico invito delle 3 Organizzazioni Sindacali (CGIL , CISL e UIL) e di alcuni lavoratori, nelle qualità di Direttore Provinciale del Servizio CPI (già Ufficio Provinciale del Lavoro) .

Il mio intervento, approvato e condiviso da tutti i presenti, ha riguardato una disamina della problematica,  durante il quale si è stabilito di rivederci (giovedi 2 o venerdi 3 ottobre) presso la sede dell’Ufficio Provinciale,  con un gruppo ristretto,  al fine di mettere a fuoco  alcuni punti,  individuati durante la discussione,  e stilare un documento programmatico che dovrò  sottoporre a livello Regionale nell’ambito del Dipartimento Lavoro.

Si è stabilito che tale documento dovrà contenere soluzioni, a breve e a medio termine, che potranno, certamente, contribuire positivamente alla comune risoluzione della vertenza.

Ritengo, pertanto, che il mio non sia stato un intervento banale , così come ha asserito un giornalista durante la rassegna stampa trasmessa il 1 ottobre  da una nota TV  privata, ma costruttivo e collaborativo oltre che istituzionale.

Senza voler entrare nella polemica nei confronti del giornalista, sono convinto  che non  sia  stato ben informato dei fatti  e la disinformazione  rappresenta una parte inevitabile di ogni  condotta umana ;  tuttavia ritengo  che una correzione della notizia sia un atto di promozione che produca  fiducia , in quanto il pubblico noN si aspetta la perfezione della notizia , ma diventa sospettoso se un giornalista non ammette mai l’errore.

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