I CARABINIERI DI SANTA CROCE CAMERINA NON MOLLANO

I Carabinieri della Stazione di Santa Croce Camerina unitamente a quelli del nucleo operativo e radiomobile e del nucleo investigativo di Ragusa hanno effettuato un altro blitz contro gli spacciatori nella “piazza” del capoluogo camarinense.

Dopo gli interventi a tamburo battente su Punta Braccetto (che peraltro di fatto ricade nel territorio del comune di Ragusa) e Randello, il baricentro dell’attività di spaccio s’è nuovamente spostato nel centro di Santa Croce. Pare che la storia ciclicamente si ripeta poiché anche l’anno scorso col termine della stagione balneare gli spacciatori avevano preferito l’affollato centro santacrocese, creando peraltro talvolta un po’ di scompiglio tra i passanti.

Dopo l’intervento dello scorso venerdì che aveva permesso di rinvenire 42 grammi di hashish pronti alla vendita e identificare due fratelli clandestini (dei quali almeno uno responsabile delle detenzione della droga ai fini di spaccio) che sono stati espulsi e accompagnati al centro di espulsione (C.I.E.) di Caltanissetta, ieri sera, sempre all’orario dell’aperitivo, alcuni nordafricani dediti allo spaccio di hashish si sono ripresentati per le vie di Santacroce. Purtroppo per loro si sono presentati all’appello anche i carabinieri, con militari in borghese mescolati ai pedoni per osservare i movimenti degli spacciatori.

Purtroppo qualcosa è andato storto e, qualche attimo prima dell’intervento per accerchiare i sospetti, c’è stato un fuggi-fuggi generale. Probabilmente un tunisino già più volte arrestato per droga ha riconosciuto tra la gente un carabiniere di Ragusa in borghese che l’aveva arrestato lo scorso febbraio in esito all’operazione “biberon”. I militari ovviamente hanno cercato di fermarne qualcuno ma, sparpagliatisi ognuno per sé, i sospetti sono riusciti a sparire. Sul posto è rimasto un sacchettino in terra. Raccoltolo, i militari hanno constatato che conteneva nove stecchette di hashish per un peso di 14 grammi. La droga è stata sequestrata ma questa volta a carico di ignoti, poiché non è stato possibile, nella calca vedere chi l’avesse buttata.

Certo non sarà l’ultimo capitolo della storia, i carabinieri infatti sono ora ancor più agguerriti e determinati per mettere qualche punto fisso sulla questione e non demorderanno finché i responsabili dello spaccio non saranno in manette.

 

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