SCICLI: CONTINUARE NEL NOSTRO IMPEGNO

Da più parti ci rimproverano di aver aumentato le tasse.
Eppure le tasse sono aumentate in tutta Italia, in particolar modo, nel 2014, è stata adottata la TASI, la nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità per dare la possibilità ai  Comuni d’Italia di compensare i mancati trasferimenti dello Stato.
A Scicli è stata applicata una aliquota analoga alla quasi totalità dei comuni italiani e non in tutti i comuni c’era la matematica certezza di sprofondare nel baratro del dissesto in caso di mancata o ridotta approvazione. Insomma, come per dire: non c’era altra scelta. La mancata approvazione del balzello comunale, invero, avrebbe significato l’arrivo di un Commissario contabile con la conseguente decisione di determinare tutte le tasse e i canoni comunali nella misura massima consentita. Come non considerare provocatorio il polverone demagogico sollevato a più riprese dall’ex maggioranza, per il solo fatto di aver deliberato, con otto mesi di ritardo, le medesime cose che la precedente Giunta intendeva fare a suo tempo: cioè un aumento sensibile delle tasse (Imu, Irpef e Servizi pubblici a domanda individuale),  sin dal 2013, e che il tempo trascorso è stato tutto in danno della Città. Un altro aspetto importantissimo è rappresentato dal fatto che, nel nuovo Piano di riequilibrio 2014-2017, – recentemente approvato dal Consiglio – si è ridotto l’impegno della città da dieci a quattro anni, si è diminuita la spesa corrente da 26,5 a 21,5 milioni di euro, inoltre, per compensare la riduzione dei trasferimenti statali e delle minori entrate di circa 3 milioni di euro, rispetto al 2013, è stata operata una scelta -obbligata- applicando una tariffa all’imposta della TASI, affinché si ottenesse l’equilibrio di bilancio per evitare il dannoso dissesto finanziario per la città.
A questo punto dopo aver ridotto tutto al minimo, la domanda sorge spontanea: con quali entrate la ex maggioranza avrebbe compensato la differenza di bilancio di circa 8 milioni di euro per dieci anni con la spesa corrente a 26,5 milioni di euro? Ai posteri l’ardua sentenza!
La delibera TASI dell’8 settembre è la condizione minima per rendere credibile un nuovo piano di riequilibrio rafforzato, radicalmente diverso nella forma e nel contenuto rispetto a quello proposto dalla ex maggioranza nel mese di luglio 2013, e bocciato inesorabilmente dalla Corte dei Conti.  Trattasi ovviamente di uno strumento analogo solo nel nome, non certo nel contenuto, nella forma e nella sostanza.
Non stiamo a ricordare tutto il lavoro di ricognizione degli atti pregressi ed il riaccertamento straordinario di tutti i residui attivi e passivi. Un lavoro immane, portato avanti tra mille rivoli di sudore dall’Ufficio di ragioneria rinnovato nel personale e da tutte le figure che, mai prima d’ora nel nostro Comune, erano state così intensamente coinvolte nei contenuti economici e di bilancio. Un lavoro da noi fortemente voluto, svolto e sostenuto, a differenza di quei Consiglieri che le carte non le hanno nemmeno lette e oggi non sanno nemmeno esattamente di cosa parlano.    
Tutto questo lavoro, prima ancora che, alla faticosa redazione di un bilancio più credibile, onesto e trasparente, in realtà ha prodotto una novità ancora più importante e preziosa per gli anni a venire: l’applicazione di una ‘cultura’ di contabilità pubblica, trasparente e diffusa nella macchina comunale. Seppure siamo convinti che molto di più e di meglio si poteva e si può ancora fare, intendiamo rivendicare che il risultato ottenuto in questi mesi di lavoro, concretizzatosi negli atti di bilancio di quest’ultima settimana, costituisce comunque un grande risultato dagli effetti positivi e duraturi per la città e questo periodo potrebbe essere ricordato in futuro come il tempo di una vera e propria grande svolta virtuosa.
E’ il caso di sottolineare che questa marcia, in direzione del riordino, non a tutti è piaciuta e molti avversari sono pronti a dare, con qualsiasi mezzo, la propria spallata alla svolta in atto a Scicli. Comunque vadano le cose, a noi resta la consapevolezza e l’orgoglio delle persone animate dalla coscienza di aver operato per il bene comune e di aver svolto un’opera, contro lobbies e personalismi, che lascerà un segno positivo nella futura vita amministrativa.
Noi un’idea concreta delle cose, che bisogna cercare di fare per un futuro migliore di Scicli, ce l’abbiamo,  mentre molti dei nostri ‘detrattori’ sostanziano la loro partecipazione politica unicamente nell’impazienza; alcuni nella frenesia di un azzeramento del lavoro fatto, altri nell’iquietudine di un ritorno alle urne,  mentre altri ancora di vedere realizzare un disegno di restaurazione dell’antico regime, inebriato dalla più totale confusione.
Tutto questo ci consolida, nella volontà di resistere e continuare nel nostro impegno politico, che sia prima di tutto un dovere civico e morale, piuttosto che un privilegio, in cui non abbiamo null’altro da guadagnare, se non l’orgoglio di aver servito degnamente la nostra comunità e i nostri concittadini.
 
I Consiglieri comunali:
Alfieri, Ferro, Fortino, Ingallinesi, Pellegrino, Scicmonello, Verdirame, Vindigni.

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