LA RETROSPETTIVA PITTORICA DI LUIGI RABBITO

Ancora una volta Chiaramonte Gulfi si trasforma in città che mostra l’arte degli artisti locali e non come quelle pittoriche dell’artista Luigi Rabbito, prematuramente scomparso nel luglio del 2011 e vissuto nel comune montano insieme alla moglie anche se di origini comisane. L’inaugurazione della personale, curata da Angelo Buscema e Arianna Piermattei, è prevista per domani alle ore 19 presso il palazzo Montesano che segnerà l’apertura della mostra visibile fino al 7 settembre. Luigi Rabbito è nato a Comiso il 2 Febbraio 1968. Gli anni giovanili sono stati una continua ricerca tra manualità e materiali trattati naturalmente. Il primo studio atelier a Comiso è stato una sfida, una prova allo specchio per cercare di studiare come portare avanti la pittura degli anni 50 e 60 al fine di approfondire la conoscenza di quei pittori straordinari che erano simbolo della ricerca materica. Col passare del tempo l’artista si è creato una robusta esperienza sulla materia pittorica rapportata all’immagine figurativa del paesaggio, intriso di natura e architettura urbana con implicazioni di figure rappresentate nel momento del loro quotidiano. Dagli ingorghi stradali che squarciano i silenzi bucolici della campagna iblea, all’ironia sulla società contemporanea e i suoi protagonisti; rappresentando auto, camion, moto e mezzi pubblici, macchine agricole, come trattori e mietitrebbia, e i loro enormi pneumatici, Rabbito descrive la nostra contemporaneità. L’utilizzo di mezzi moderni irrompe nei silenzi bucolici della campagna ragusana, lasciando solchi inequivocabili. Il pittore comisano ha esposto le sue opere in diverse città: da Ragusa a Rotterdam, passando per Acqui Terme, Catania e tanti altri luoghi.  Nel 2010 una sua tela “Social Car” è stata selezionata per il Premio Internazionale “Biennale Arte di Asolo”.

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