PRG DEL CENTRO STORICO. STAMANI APERTO IL CANTIERE SUL PERCORSO URBANISTICO

 

Risolvere l’uso e la fruizione del centro storico come va visto oggi, rispetto ai trecento anni dalla sua creazione, secondo alcune priorità che si richiamano alla residenzialità e alla accessibilità del luogo che devono essere sostenibili con un piano di mobilità adeguato alle sue caratteristiche.

In questo concetto sta racchiuso il senso del percorso che si è aperto, stamani all’Auditorium “Pietro Floridia” sulla elaborazione delle linee guida del nuovo Prg del centro storico della Città.

A dettare le coordinate della direzione  di questo cammino che dovrà vedere unita tutte le espressioni tecniche e culturali della città, il prof. Giuseppe Trombino direttore del CIRCES (centro interdipartimentale di ricerca sui centri storici) e docente di urbanistica alla facoltà di ingegneria dell’Università di Palermo il prof. ing. Marco Migliore docente di trasporti nella stessa facoltà.

A fare gli onori di casa il sindaco, Ignazio Abbate, l’assessore all’urbanistica, Giorgio Belluardo e la PO dell’urbanistica, arch. Salvatore Monaco.

E’ stato proprio il direttore del CIRCES a cui è stato dato l’incarico della redazione del PRG del centro storico, Trombino, ad illustrare lo spirito che animerà la formazione documento che avrà una sua base operativa, l’Urban Center, nel piano basso del convento del Carmine dove studenti dell’Università, architetti e ingegneri della città, espressioni della cultura e dell’impresa, in un rapporto sinergico, costruiranno le nuove linee urbanistiche del centro storico.

L’utilità è legata alla redazione dei progetti e alla sostenibilità del finanziamento previsti dagli assi di intervento dell’Unione Europea, peraltro consistenti. E’ chiaro che è necessaria una pianificazione strategica per lo sviluppo della città che parta proprio dalla città, dalla sua identità, dalla sua storia e tradizione.

La variante al PRG del centro storico, normata da una circolare della Regione siciliana, è un momento di svolta epocale per il tessuto urbano.

La riqualificazione dell’area antica di Modica deve entrare con i suoi contenuti e aspettative nel dibattito cittadino dove tutti, quindi, possono dare il loro contributo: “la conoscenza del suo passato, ha affermato il prof. Trombino, è utile a costruire un grande futuro ovvero un contenitore dove sviluppare iniziative di carattere tecnico e culturale. L’Urban Center deve diventare il luogo dove si sovrappongono le conoscenze della città”.

CIRCES deve indicare, dunque, le linee per ricostruire la struttura storica delle città, servendosi di mostre e altre iniziative come i workshop, in un contesto territoriale notevolmente modificato: c’è una nuova città alla periferia del centro storico, ci sono nuove infrastrutture di collegamento in itinere come l’autostrada, la superstrada Ragusa – Catania e infine l’Aeroporto “Pio la Torre” di Comiso con tutte le sue potenzialità.

Il progetto di redazione del piano è fissato in sei mesi ma non è escluso che, anche prima di quella data, potrebbe essere proposto a finanziamento progetti sulla mobilità e sulla accessibilità.

E sui temi della accessibilità e della sostenibilità si è soffermato il prof. Marco Migliore. Sulla prima ha inteso sviluppare un ragionamento alla base del quale devono stare in equilibrio la componente pedonale, la rete viaria, i parcheggi e il trasporto collettivo urbano mentre sulla sostenibilità è necessario ed utile redigere progetti finanziabili. Anche da questi elementi esce fuori lo scenario progettuale.

“Il prg del centro storico della città, dichiarano il sindaco, Ignazio Abbate e l’assessore all’urbanistica, Giorgio Bellaurdo, è una grande risorsa per Modica per le ricadute che avrà sul piano economico e sulla crescita della qualità della vita di quanti ci vivono.

Riqualificare il centro storico è un spinta formidabile alla crescita del turismo e per chi vorrà investire lo potrà fare potendo contare su regole certe e su una programmazione seria e definita.

In sei mesi il documento urbanistico sarà creato. Si tratta di un appuntamento storico per la città considerato che dal 1977 la città non è fornita di un documento urbanistico vigente”.

 

 

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