PIO XI

Achille Ratti, eletto Papa il 6 Febbraio 1922 ,all’età di 67 anni, è anzitutto un intellettuale che ha diretto la biblioteca ambrosiana e quella apostolica . Ha alle spalle  una quadriennale esperienza diplomatica  e una breve esperienza pastorale come arcivescovo di Milano.

La Storia lo chiama a dirigere la barca di Pietro in una delle epoche più tempestose : gli anni di Mussolini, Hitler, Franco  e Stalin, del crollo finanziario tedesco  e della grande crisi del 1929.

Costretto a convivere con regimi autoritari, ritiene di scegliere il male minore tra il bolscevismo e le varie forme di fascismo, orientandosi verso le soluzioni concordatarie con l’Italia e la Germania

Definisce Mussolini “un uomo che la Provvidenza ci ha fatto incontrare” per la sua disponibilità a stipulare un concordato con la Chiesa., che, purtroppo, viene pagato con la liquidazione del Partito popolare e l’esilio di Don Sturzo,

Ma ben presto il regime fascista lo delude profondamente perché, autorizza prefetti a sciogliere i circoli giovanili dell’Azione Cattolica e della FUCI.

Il Papa reagisce duramente con l’Enciclica “Non abbiamo bisogno.” del 1931 ma ottiene soltanto che la sopravvivenza dell’Azione Cattolica sia possibile limitando la sua attività alla sfera religiosa.

Altrettanto deludente il rapporto con la Germania nazista dopo il Concordato del 1933 negoziato da Eugenio Pacelli, segretario di Stato  dal 1930.

Le garanzie sulla libertà di culto, di gestire scuole e associazioni da parte della Chiesa cattolica si rivelano puramente formali. Dopo decine di note di protesta ignorate dal regime nazista, il Papa con l’enciclica “Con viva ansia…” del 14 Marzo 1937, letta in tutte le chiese di Germania, condanna il Nazismo per la divinizzazione della razza , del popolo, del capo dello stato.

Durante la visita di Hitler a Roma, l’anno successivo, Pio XI si ritira a Castelgandolfo e fa chiudere i musei vaticani per impedire ai Nazisti di entrare nei sacri palazzi.

Nello stesso anno entrano in vigore in Italia le leggi razziali, il Papa le condanna con queste pubbliche dichiarazioni:

“Si dimentica che il genere umano è una sola, grande, universale razza umana.”

“Cattolico vuol dire universale, non razzistico, nazionalistico, separatistico.” “In Cristo siamo tutti discendenti di Abramo. L’antisemitismo per un cristiano  è inammissibile. Spiritualmente siamo tutti Semiti”

Dal punto di vista religioso il papato di Pio XI si caratterizza con l’esaltazione della regalità di Cristo, del culto del Sacro Cuore, con l’insistenza sulla santità del clero e sulla virtù della castità.

Molto numerose le beatificazioni e le canonizzazioni tra cui quella del Curato d’Ars, Giovanni Bosco, Giuseppe Cottolengo e di Teresa di Lisieux..

Consapevole delle potenzialità dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, Pio XI inaugura nel 1931 la radio vaticana, realizzata da Guglielmo Marconi, e dedica al cinema un’enciclica. Lo stesso anno fonda la Pontificia accademia delle scienze.

Nell’ultimo suo anno di vita mette in atto numerosi tentativi di fugare le minacce di guerra e prepara un’enciclica contro il razzismo e l’antisemitismo che sarà pubblicata solo 50 anni dopo col titolo di “Humani generis unitas” .

Arriva a offrire la propria vita in cambio del mantenimento della pace.

Muore il 10 Febbraio 1939 alla vigilia del decennale dei Patti Lateranensi, lasciando incompiuto il discorso che avrebbe dovuto pronunciare l’indomani. Il testo, reso pubblico vent’anni dopo da Giovanni XXIII, protesta contro il trattamento riservato alla Chiesa dal Regime fascista che paragona a quello di Nerone.

Gli storici individuano due fasi nel pontificato di Ratti: quella in cui è messo l’accento sulla sovranità di Dio e quindi sul ruolo direzionale della Chiesa sulle altre società tutte quante, e quella della disillusione, dell’impotenza di fronte agli assolutismi politici e quindi l’accento sull’esperienza della croce.

Sarà anche definito “il papa dell’Azione Cattolica”.

 

Laura Barone

 

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