LA SICILIA TRA I PROCLAMI E LE SOLUZIONI DI RENZI

Due le capitali della crisi per Renzi,nel suo intervento a Gela, Termini Imerese e Gela.Martoriata dalla disoccupazione è la Sicilia e da una serie di problemi seri, legati alla legalità,la Mafia ad esempio.
Da isola votata al turismo e all’impresa a lei direttamente legata la Sicilia è stata preda di colonizzatori nelle fasi della sua vita. Ha un bel dire Renzinche Termini Imerese da automobilistica si potrà convertire a impresa turistica. Nella realtà la Sicilia è stata da sempre terra non su cui investire,ma da depredare,terra che con uno statuto speciale si sarebbe potuta trasformare in un’oasi di ricchezza e di produzione, e invece è diventato lo Statuto Speciale fonte di ricchezza per una ristretta cerchia di gente e non per la Sicilia.
 Questa è una realtà triste e veritiera.
Se bastasse solo dire e scrivere queste cose, avremmo risolto il problema Sicilia dove  i  moltisiciliani , non solo giovani,sono costretti a lasciare con dolore questa amata terra.

Il premier Matteo Renzi che ha concluso la sua visita lampo in Sicilia dopo aver incontrato anche una delegazione sindacale a Termini Imerese e prima a Gela i lavoratori del petrolchimico Eni dice “Essere qua significa che il governo non manda in ferie la paura e la preoccupazione ma le affronta – ha detto ai giornalisti dopo aver incontrato al comune di Termini Imerese, sindaci della zona e sindacati del comparto dei metalmeccanici –  Non bisogna scoraggiarsi. Insisto – ha continuato offrendo così un suo personale contributo alle soluzioni sul territorio – sulle verifiche ogni tre mesi. Sarò di nuovo qui il 7 novembre”.

“Per quel che riguarda la Fiat di Termini Imerese, Renzi ha specificato: “C’è un progetto Grifa per le auto che reinpiegherebbe 490 dei 790 impiegati diretti ex Fiat. C’è un secondo progetto che riguarda biologia e sviluppo verde e non  escludo che arrivi una terza proposta di caratura internazionale. Per noi Termini è politica legata alle auto ma possono svilupparsi progetti di natura turistica”. Sull’ipotesi dello sbarco dei cinesi della Brilliance, Renzi ha chiarito: “C’è un interesse dell”impresa cinese automobilistica Brilliance ad investire in Italia, va verificato se questo potrà avvenire a Termini Imerese”.

“E” un contatto che abbiamo aperto nella visita che ho fatto in Cina il 10 di giugno – ha spiegato il premier – è un’ipotesi, nel senso che loro hanno espresso un desiderio, hanno formalizzato una richiesta, hanno messo nero su bianco il desiderio di aprire una struttura in Italia. E’ chiaro che va verificato se hanno voglia di farlo e se hanno voglia di farlo a Termini Imerese”.

“Il fatto che si sia aperto il canale di discussione è molto importante. Il giorno chiave è il 16 ottobre, perchè verrà in Italia il Primo ministro cinese. Ce la giochiamo. So che si sono sentiti anche oggi con il ministero per lo Sviluppo economico, la sto seguendo anche personalmente”.

Renzi quindi è intervenuto nel dibattito sull’utilizzo dei fondi europei, al centro di una polemica sul documento con cui il governo ha disposto il piano di utilizzo dei fondi della prossima programmazione oltre che sulla spesa di quelli 2007-2013. “Bisogna correre sull’uso dei fondi Europei – ha detto Renzi che rivolgendosi alle azioni del governo regionale ha detto – Crocetta ha fatto dei passi avanti ma lui per primo sa che non basta e bisogna correre. Non solo spendere è il problema ma anche spendere bene. Noi siamo pronti a collaborare e a dare assistenza alla Regione se non ce la fa”.

Nel corso della visita a Termini Imerese, Renzi ha ricevuto oltre alla lettera dei sindacati, degli operai ex Fiat anche quella dei lavoratori Accenture alle prese con la crisi aziendale.

La visita del premier si è concluso con un tweet: “Termini Imerese. Le crisi occupazionali non vanno in ferie. Ma il governo c’è e farà di
tutto per riaprire lo stabilimento. #italiariparte”” (blog sicilia)

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