ESPOSTI AMIANTO: LA VERA STORIA

Apprendiamo dalla stampa che Esposti Amianto Sicilia, ex Osservatorio Nazionale Amianto, riceverà un premio speciale in occasione della XX edizione di “Ragusani nel Mondo”.
Noi dell’Associazione Esposti Amianto (AEA) non nutriamo nessun tipo di invidia verso questa scelta, anzi, riteniamo importante l’aver preso in considerazione la questione degli esposti amianto.
Tuttavia riteniamo doveroso precisare che la storia dell’impegno in favore degli esposti all’amianto a Ragusa e in Sicilia, inizia nel 1996 con la costituzione dell’AEA, la quale sin dall’inizio ha svolto una tenace iniziativa per far conoscere e far applicare la legge 257 del ’91, organizzare i lavoratori (marittimi, metalmeccanici, scoibentatori…), far partire i ricorsi legali, far prendere coscienza all’opinione pubblica della pericolosità dell’amianto. Appelli, denunce ed esposti alla Procura della Repubblica vennero ignorati. Un finto pacco bomba contenente un serbatoio in eternit depositato davanti l’ingresso del Municipio di Ragusa servì a riaprire il discorso, che nel giro di qualche anno portò all’attivazione del servizio di ritiro porta a porta, a prezzo politico, dei serbatoi, grazie alla collaborazione tra AEA e assessorato all’ambiente del comune; dopo circa un anno cambiò la legge sullo stoccaggio degli inerti, e il servizio venne sospeso.
Nel frattempo le cause legali per ottenere il riconoscimento dell’esposizione all’amianto, con relativo prepensionamento, cominciarono a fare breccia, e dopo le prime sentenze negative, cominciarono a mutare gli atteggiamenti dei giudici, consentendo a decine e decine di operai dell’Almer (poi Metra) di accedere anticipatamente alla pensione.  Questa attività non si è mai interrotta negli anni e prosegue ancora oggi con numerosi nuovi ricorsi legali e per la bonifica dell’ambiente attraverso uno smaltimento serio del cemento-amianto.
Per diversi anni l’attività dell’AEA è stata circondata da una generale diffidenza; boicottata e derisa con motivazioni pretestuose mentre chi vi si impegnava in prima persona veniva osteggiato e fatto oggetto di facile ironia proprio da parte di alcuni dei premiati odierni di “Ragusani nel Mondo” e delle loro organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL.
Costoro, dopo anni di immobilismo e ostracismo, svegliatisi dal torpore, hanno “scoperto” gli esposti amianto e iniziato un loro percorso, con l’ausilio di diversi legali, all’insegna delle promesse di risultati strabilianti e immediati (periodo ONA), che a tutt’oggi non si sono visti.
L’Associazione Esposti Amianto rivendica con orgoglio la propria storia fatta di impegno volontario, autorganizzata e autofinanziata; una storia di fatti, e non di parole, che non abbisogna di alcun premio perché le vere gratificazioni sono venute e verranno dagli esposti amianto e dai loro familiari, che grazie a questa lotta hanno potuto ottenere un po’ di giustizia.

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