APPROVATE DUE MOZIONI DI INDIRIZZO: ORDINE PUBBLICO E PIANO POLAB

Approvate due mozioni di indirizzo. La prima, votata alla unanimità, è quella relativa al potenziamento del controllo del territorio  a seguito degli atti criminosi che si sono verificati nelle ultime settimane e la seconda riguarda l’implementazione del Piano Polab ovvero la mappa dove è possibile installate le antenne della telefonia mobile nel territorio della Città. Anche questo argomento è stato adottato all’unanimità.

La seduta è poi stata rinviata a domani alle 18,30 in quanto all’appello del rinvio di un’ora è mancato il numero legale.

Presenti 21 consiglieri la seduta si apre con la discussione sull’ordine del giorno, ovvero al punto relativo al potenziamento e controllo del territorio modicano a seguito degli atti criminosi che si sono verificati a Modica nelle ultime settimane.

Il documento è sottoscritto da diversi consiglieri di maggioranza e minoranza e si invitano le forze dell’ordine ad attivarsi urgentemente a predisporre un potenziamento dei controlli nel territorio modicano e la cittadinanza a denunciare alle Forze dell’ordine senza alcun timore ed esitazione qualsiasi fatto criminoso.

Il consigliere Giovanni Scucces rileva dai termini usati che ci sia una sorta di ammonimento sull’operato delle forze dell’ordine e quindi qualche termine dovrebbe essere più temperato.

La seduta viene sospesa per un’analisi del testo.

All’apertura sono presenti 23 consiglieri la seduta riprende dopo che il testo dell’ordine del giorno è stato emendato con una concessa solidarietà alle forze dell’ordine per l’opera svolta.

Il consigliere Piero Armenia legge l’emendamento che così viene formulato: “riconosciuto l’impegno profuso dalle forze dell’ordine con notevoli  risultati positivi raggiunti”.

E poi di completare con la frase: “le forze dell’ordine a continuare nella lotta alla criminalità in tutto il territorio comunale”.

Il consigliere Piero Covato fa una cronistoria dell’ordine del giorno, che nella pratica ha sostituito la proposta del consiglio comunale aperto sull’argomento ispirato dall’attacco criminale di cui è rimasto vittima il giornalista Paolo Borrometi.

La solidarietà va estesa verso chi con coraggio esprime la denuncia contro ogni atto criminoso. Con la denuncia si può sconfiggere l’omertà.

Il consigliere Massimo Puccia suggerisce di inserire una frase che fa riferimento allo statuto quando si fa riferimento “alla difesa dei cittadini e delle categorie più deboli”.

L’ordine del giorno viene votato all’unanimità.

Il consigliere Andrea Rizza illustra la richiesta di convocazione del consiglio comunale e proposta di mozione di indirizzo sull’implementazione del Piano Polab. Atto firmato da consiglieri dell’opposizione e alcuni della maggioranza e reclama la presenza del sindaco oggi, purtroppo, fuori sede.

Il consigliere Carmelo Cerruto rileva la perplessità sulla discussione della mozione perché mancano diversi consiglieri e manca il sindaco e trattandosi di un problema serio il punto meriterebbe più risalto e magari approvato all’unanimità.

Il consigliere Luigi Giarratana si dichiara disponibile a trattare la mozione visto il numero dei consiglieri presenti.

La mozione di indirizzo letta dal consigliere Andrea Rizza impegna: l’amministrazione comunale di predisporre celermente gli atti concreti mirati alla implementazione del Piano Polab; di relazionare in consiglio comunale su quante richieste d’installazione di impianti di telefonia mobile sono giacenti presso gli uffici comunali, di relazionare sugli impianti già istallati che siano conformi e su quelli che sono in contrasto con il piano Polab attualmente vigente.

L’assessore all’urbanistica Giorgio Belluardo valuta che questo argomento come altri similari sono di competenza del consiglio comunale e quindi si possono trattare. Suggerisce che la mozione venga accolta positivamente. Il Piano Polab è vetusto, datato 2006, che non tiene conto degli sviluppi urbanistici degli ultimi anni; il piano peraltro non è esteso a tutto il territorio del comune di Modica.

Le compagnie telefoniche richiedono, sulla scorta delle sviluppo tecnologico, sempre più antenne.

Il Piano precedente non ha sortito gli effetti desiderati e quindi si può accogliere la richiesta inserita nella mozione e quindi la maggioranza potrebbe approvarlo.

Il consigliere Carmela Minioto si dichiara d’accordo con la mozione ma chiede una sospensione per proporre alcuni emendamenti.

Il consigliere Andrea Rizza rileva che non ha avuto risposte sulle domande inserite nella mozione.

L’assessore Belluardo risponde che ci sono 25/30 richieste di installazione d’antenne. Ma si riserva qualche altro giorno per presentare una relazione esaustiva sull’argomento.

Il consigliere Tato Cavallino rileva che l’assessore doveva portare i dati relativi alla telefonia mobile e non fare la campagna elettorale all’amministrazione. Ci vogliono dati certi e non rinviare il tutto ad un altro consiglio. E’ stata montata un’antenna in città e non si sa niente e passata sulla testa di tutti. Stigmatizza il riferimento fatto dall’assessore Belluardo alla precedente amministrazione.

Il consigliere Minioto denuncia il fatto che sulla mozione si è partiti male con un foga quando invece è necessario il confronto per migliorare la mozione.

Il consigliere Giovanni Scucces suggerisce che gli emendamenti devono riguardare l’argomento da trattare che non ancora non è stata trattato. Un passaggio fondamentale è capire quante pratiche ci sono negli uffici e quindi mettere più attenzione su questo tema senza essere impreciso come lo è stato l’assessore.

Il presidente Garaffa sottolinea che la mozione impegna l’amministrazione a relazionare sul problema e quindi l’assessore, come ha detto, può riferire dopo.

Il consigliere Piero Covato sostiene che si vuole fare polemica per la polemica. La richiesta è per la convocazione del consiglio e la proposta di mozione di indirizzo. E su questo che si deve votare. Quindi si rispetti l’ordine del giorno e non approfittare di attaccare la maggioranza su questo argomento.

Il consigliere Carmela Minioto illustra gli emendamenti alla mozione: implementare il Piano Polab in particolare alle zone rurali del territorio, e che l’installazione delle antenne incide sulla salute dei cittadini.

L’Assessore Belluardo registra che il dibattito sta prendendo una piega sbagliata e ha ragione il consigliere Covato a dire che la questione riguarda tutti, ovvero maggioranza e minoranza. L’amministrazione non si sottrarre alle proprie responsabilità.

Il consigliere Carmelo Cerruto ritiene che ci si aspettava una tempistica entro la quale si potessero dare delle risposte sull’argomento magari con l’ausilio di cartografia e altri strumenti per fare il quadro della situazione. Ma così non è stato.

Il consigliere Piero Armenia sottolinea che stasera ci si è persi su una mozione che evidenzia l’interesse dei cittadini e invece si è fuorviato il senso della discussione con un attacco all’assessore reo di non aver presentato una relazione. Ribadisce che la mozione interessa tutta la città.

Il consigliere Andrea Rizza ribadisce che la mozione nasce da una interrogazione che ha presentato nel mese di aprile e l’amministrazione ritirò un punto in consiglio per la richiesta di installazione di un’antenna e fare un nuovo piano Polab. Si chiede quali sono gli atti che sono stati fatti. Risponde dicendo che non esistono gli atti. La PO infatti chiede all’amministrazione, nel mese di aprile scorso, di poter implementare il piano Polab e l’assessore il 23 luglio scorso si dichiara d’accordo per implementare il piano Polab e invita la Po a presentare una relazione sull’iter amministrativo necessario. Rileva che il problema è amministrativo e sulla scorta di quanto riferito si sente preso in giro. Il sindaco peraltro ha dichiarato alla stampa che 35 proposte sono bloccate; se ne sconosce il motivo. Non c’è niente di bloccato e si continua ad andare avanti nei lavori e chiede all’assessore come stanno le cose.

Il consigliere Giovanni Spadaro rileva che c’è il regolamento del piano Polab che oggi stabilisce dove installare e dove no. Le antenne che vanno fuori dal piano Polab devono essere discusse in consiglio comunale. Propone di rivedere il regolamento del piano nell’interesse della salute dei cittadini. La mozione tende ad attenzionare il problema. Il regolamento si mandi in commissione e si eviti il pericolo del silenzio assenso sulle richieste di installazione perché si rischia la costruzione di antenne senza saperne niente.

Il Presidente Garaffa si dichiara d’accordo, ove lo sia anche l’amministrazione, di portare il regolamento in commissione.

Il consigliere Michele Colombo invita a mettere nella mozione un crono programma sugli atti che devono essere fatti; si può fare visto che su questo non ci sono contrapposizioni.

L’Assessore Giorgio Belluardo ritiene che nell’aprile gli viene chiesto di relazionare sulla questione e chiese al responsabile dell’ufficio una relazione e questo si chiama senso di responsabilità.

Sulla richiesta del responsabile del Suap, circa la riproposizione del piano Polab, ha dato parere favorevole e ritiene costruttivo l’intervento del consigliere Colombo. Poi sottolinea che non si possono modificare regolamenti sovra comunali in riferimento al silenzio assenso. Negli uffici la situazione è sotto controllo anche se non ha ancora la relazione della PO. Le richieste giacenti stanno andando avanti secondo il suo corso. Riferisce che davanti alla costruzione delle antenne non autorizzate le imprese di telefonia, rispetto al diniego della PO, fanno ricorso al Tar e lo vincono.

Il consigliere Tato Cavallino nega qualsiasi attacco ai consiglieri. L’assessore non ha risposto ai quesiti posti e ha attaccato la precedente amministrazione. Prende atto che ad un anno dall’insediamento viene chiesta da pochi giorni una relazione sull’argomento.

Il consigliere Giovanni Scucces ritiene che sia possibile portare il regolamento in commissione. Si rende necessario, visto l’emergenza, fare presto. Propone di variare il Piano Polab che potrebbero fare gli uffici però bisogna fare presto. Le società di telefonia sono velocissime e quindi bisogna adeguarsi. Ritiene che la mozione debba essere approvata ma bisogna calendarizzare il percorso da avviare.

L’assessore Giorgio Belluardo rivendica la correttezza e la velocità nel fare gli atti, ma non sempre è stato possibile e tranquillizza i cittadini che prima delle ferie si avrà la redazione del nuovo regolamento e sarà importante votare la mozione questa sera.

Si passa alla votazione della mozione così come emendata con l’impegno del presidente del consiglio comunale di convocare il consiglio comunale nella prima settimana di settembre.

La mozione viene approvata all’unanimità con 21 voti.

Il terzo punto all’ordine del giorno ovvero la mozione sulle aste giudiziaria che il consigliere Piero Armenia rileva che è senza la firma del proponente e senza un numero di protocollo.
Il segretario generale ritiene che in questo modo non è presentabile tranne che il consiglio decide diversamente e si supera il vizio di forma.

Questa proposta viene messa ai voti. Manca il numero legale e la seduta viene rinviata di un’ora, ovvero alle 21,40.

All’appello manca il numero legale e la seduta viene rinviata a domani alle 18,30 in seconda seduta.

 

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