LE CARATTERISTICHE DEL RAGUSANO DOP POSSONO LANCIARE IL PRODOTTO SUI MERCATI INTERNAZIONALI

 La qualità e le caratteristiche distintive del Ragusano Dop fanno di questo prodotto un candidato di sicuro affidamento per la conquista di spazi sempre più importanti nell’ambito dei mercati internazionali. Ma il percorso è tutt’altro che in discesa perché la concorrenza è agguerritissima. E soltanto attraverso la definizione di strategie operative ben concertate si può sperare di spuntarla. E’ questo il messaggio finale arrivato dal convegno “Ragusano Dop – Una grande eccellenza del territorio ibleo” promosso dalla Cna alimentare a livello nazionale (in quanto inserito nel progetto speciale “Cna Mezzogiorno”), dalla Cna provinciale di Ragusa e dalla cooperativa “Progetto Natura”, tenutosi questa mattina nella sede della coop a Ragusa. Un convegno con un parterre di relatori di primissimo livello, come testimoniato, tra gli altri, dalla presenza del sottosegretario di Stato alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione, e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Ezechia Paolo Reale. Dopo gli interventi introduttivi del direttore della coop, Salvatore Cascone (“In questa sede raccogliamo il trenta per cento del latte e stagioniamo la maggior parte delle forme di Ragusano Dop a livello regionale”) e del presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari (“Cna è sempre pronta a creare nuove sinergie, è il caso di Progetto Natura, per fare crescere le nostre imprese, anche del settore agricolo”), è stato il presidente nazionale della Cna alimentare, Mirco Della Vecchia, ad illustrare le ragioni di questo appuntamento. “E’ questa la Sicilia che voglio vedere – ha chiarito – la Sicilia che fa sistema, che si unisce, che si presenta all’esterno nel migliore dei modi. Dobbiamo però aiutare queste strutture a vendere le forme di formaggio. E tutto ciò può accadere soltanto se, oltre alla grande distribuzione, si fidelizza il consumatore. Non sono convinto che svendere a un distributore, come spesso accade, sia la strada giusta. Anche attraverso il turismo si possono raggiungere obiettivi di vendita molto importanti. Ecco la ragione di questo incontro. Perché tutti assieme si possa riuscire a definire una strategia comune di commercializzazione del Ragusano Dop più produttiva che in passato”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il responsabile nazionale della Cna alimentare, Gabriele Rotini. “Il primo traguardo a cui puntiamo – ha aggiunto – è stabilire un rapporto diretto con il ministero delle Politiche agricole per cui la presenza oggi del sottosegretario è di fondamentale importanza. Inoltre, vogliamo fare rientrare il Ragusano Dop nelle iniziative di internazionalizzazione che, come Cna alimentare, stiamo mettendo in campo. Creare un rapporto diretto e differente dal solito tra i produttori e gli imprenditori interessati ad investire in questo ambito: ecco, può già essere un primo passo”. Il convegno, che ha visto la presenza, tra gli altri, anche del prefetto di Ragusa, Annunziato Vardé, e del comandante provinciale dell’Arma, Salvatore Gagliano, è proseguito con l’intervento del vicepresidente nazionale della Cna, Giuseppe Montalbano, delegato per il Mezzogiorno. “L’agroalimentare – ha chiarito – è uno dei cinque assi più importanti della nostra economia nazionale. Crediamo fortemente nel rilancio del Sud anche se stiamo attraversando un momento di crisi drammatica con cui le nostre aziende continuano a fare i conti. Ma prodotti come il Ragusano Dop non hanno alcunché da invidiare alle altre eccellenze italiane. Ci sono tutte le carte in regola per ottenere il successo auspicato sui mercati europei e perfino mondiali”.

L’assessore regionale Reale ha spiegato che “l’agricoltura e l’agroalimentare sono il nuovo petrolio del domani, in un mondo che continua a perdere sempre più risorse. L’agroalimentare, poi – ha proseguito – significa gusto e salute, soprattutto se ci confrontiamo con le eccellenze. Ma tutto ciò da solo non basta. Occorre compiere un salto di qualità. Una rivoluzione culturale in termini di aggregazione perché i nostri produttori possano competere sui mercati internazionali che negli ultimi anni sono diventati esasperatamente competitivi”. Il sottosegretario Castiglione ha precisato che “il progetto di rilancio del Ragusano Dop ha una grande valenza strategica perché destinato a qualificare la produzione, un aspetto che determina un fattore di vantaggio, legandolo al territorio, all’identità, alla storia, alla cultura, alla grande tradizione dei mastri caseari. Dobbiamo cercare di sviluppare un nuovo percorso alla luce della politica agricola comune, alla luce della liberalizzazione delle quote latte a partire dall’aprile del 2015. Ma puntare su elementi distintivi significa potere conquistare nuovi spazi di mercato. Si aprono nuovi orizzonti, nuovi scenari e mi pare che prepararsi a questi appuntamenti con una strategia sia la scelta migliore, anche interagendo con il nostro dicastero, che si possa decidere di fare”. Il convegno è stato corredato dalla relazione di Giovanni Capuzzello, responsabile tecnico qualità della coop Progetto Natura, e dagli interventi programmati condotti da Giuseppe Licitra, dirigente dell’Asp 7 di Ragusa, che ha parlato di qualità e sicurezza nella filiera lattiero-casearia, e da Enzo Cavallo, direttore del consorzio per la tutela del formaggio Ragusano Dop, che si è soffermato sul Ragusano Dop come elemento di sviluppo del territorio. A coordinare i lavori il segretario provinciale Cna Ragusa, Giovanni Brancati. Molto interessante la visita fatta dagli stessi partecipanti al convegno all’interno della struttura di Progetto Natura per conoscere da vicino le varie fasi della stagionatura e della conservazione del Ragusano Dop.

 

(nella foto tavolo dei relatori: da sinistra Capuzzello, Licitra, Cavallo, Cascone, Reale, Castiglione, Montalbano, Della Vecchia, Massari, Rotini, Brancati)

 

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