IL BILANCIO PREPARATO DALLA GIUNTA PICCITTO

“Il primo bilancio redatto dal sindaco Piccitto e dal Movimento 5 stelle (l’anno scorso era quasi un consuntivo a distanza di qualche mese dal voto), fotografa, con chiarezza, la difficoltà che i Cinque Stelle hanno nel gestire un Comune così importante. L’unica cosa che li caratterizza è il voler fare tutto da soli con risultati di certo non esaltanti per la città”. E’ quanto dichiara Peppe Calabrese, dirigente regionale del Pd, ex capogruppo ed ex segretario cittadino, attento osservatore di ciò che accade a palazzo dell’Aquila. “L’effetto annuncio portato avanti dall’assessore al Bilancio assieme al sindaco – aggiunge Calabrese – somiglia parecchio a qualcosa di già visto. Ma per fortuna non incanta più nessun cittadino attento a quello che succede in città. Nel merito, il bilancio di previsione presentato da questa amministrazione risulta carente specie nel rapporto tra tassazione applicata e servizi resi ai contribuenti. Ma prima di esprimere giudizi, lo strumento dovrà passare dal consiglio comunale dove, attraverso il lavoro dei nostri consiglieri, si tenterà di condizionarlo positivamente. L’aspetto su cui occorre riflettere e su cui andrebbe posta massima attenzione riguarda il capitolo in entrata circa le somme provenienti dalle royalties petrolifere. Oggi, alla città di Ragusa si presenta un’occasione unica ovvero quella di poter disporre di oltre 14 milioni di euro di entrate extra provenienti dalle estrazioni petrolifere. La legge 10/1999 all’articolo 20 spiega che tali somme devono essere impiegate per lo sviluppo economico occupazionale, per l’incremento industriale e per il risanamento ambientale dell’area interessata. Non mi pare che questo stia avvenendo a Ragusa e temo che i Cinque Stelle stiamo spalmando le risorse citate sul bilancio per ottenere l’equilibrio”.

Calabrese aggiunge: “Mi chiedo: in un momento di difficoltà estrema in termini economici e soprattutto occupazionali, non dovrebbe un amministratore pensare a progetti e proposte per creare lavoro, incentivare il privato ad assumere attraverso aiuti economici, investire sulla green economy appunto per dare una mano all’ambiente e fare lavorare i nostri concittadini? I proventi delle royalties non possono essere considerati trasferimenti ordinari da spalmare in bilancio a coperture dell’ordinario, ma devono essere, come previsto dalla norma, somme straordinarie in entrata a compensazione del danno ambientale recato a causa delle perforazioni. Ecco perché abbiamo il dovere di sfruttarle al meglio. L’invito che rivolgo al sindaco è quello di rivedere l’impianto dello strumento finanziario dell’ente, facendo in modo che i conti bilancino senza i proventi delle royalties, predisponendo tutto ciò che serve per fornire a questi fondi la giusta destinazione. La città ha sete di lavoro, di rilancio, di novità. E le royalties rappresentano una valida occasione. Invito il sindacato dei lavoratori, le associazioni datoriali e tutto il mondo produttivo a pretendere che tali fondi siano utilizzati nel modo giusto. Chi amministra faccia quadrare i conti con le già esose tasse destinate in capo ai cittadini. Le royalties servono ad altro”.

 

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