“PER SALVARE IL TRIBUNALE DI MODICA E’ NECESSARIA LA COLLABORAZIONE DI TUTTI”

L’on. Orazio Ragusa ha diffuso, questa mattina, una lettera aperta in risposta all’analogo documento che è stato reso pubblico ieri dall’avv. Enzo Galazzo, portavoce del comitato pro-Tribunale di Modica, dopo che lo stesso on. Ragusa aveva ufficializzato i numeri della Finanziaria ter così come stabiliti dalla commissione Bilancio.

Egregio avv. Galazzo,

in più di una occasione, è vero, mi ha invitato, assieme ad altri colleghi, a presentare emendamenti per individuare le somme necessarie ad assicurare il corretto funzionamento del Palazzo di Giustizia di Modica dopo l’infausta previsione contenuta nella legge dello Stato predisposta dallo scorso Governo. Come Lei sa, perché l’ho tenuta informata, ci abbiamo provato nella scorsa Finanziaria. E il governatore Crocetta ci ha chiesto di rinviare tutto all’attuale Finanziaria. Ora ci stavamo adoperando per garantire il reperimento delle somme. Ma mi pare che l’orientamento del governatore sia tutt’altro che favorevole a questo percorso.

E non per partito preso quanto perché, dalle interlocuzioni avute con il ministro della Giustizia, non ci sarebbero i presupposti per poter guardare avanti nella maniera sperata. Ma su questa materia, Lei, avvocato Galazzo, dovrebbe forse saperne di più visto che ha partecipato, prima della redazione dell’attuale Finanziaria, ad un incontro con parlamentari della nostra provincia, in cui ha avuto la possibilità di confrontarsi contemporaneamente sia con il governatore Crocetta sia con il ministro Orlando. Abbiamo saputo, dalla stampa, che, in seguito a questo incontro, sia il governatore sia il ministro si sarebbero impegnati ad avviare delle procedure risolutive ai fini dell’intricata vicenda. E, mi creda, se ho fatto riferimento a quest’episodio, senza un filo di supponenza o di ironia, era per sottolineare che, magari, Lei, avv. Galazzo, su questa vicenda è riuscito a recuperare più informazioni del sottoscritto.

Io, in qualità di parlamentare all’Ars, ho cercato e sto cercando di fare il possibile. E Le dico subito che non mi arrendo. Magari se mi avesse chiesto una interlocuzione personale, piuttosto che esternare il suo legittimo malcontento pubblicamente, avremmo potuto studiare delle strategie comuni. Ma non è mai troppo tardi. L’unica cosa che mi preoccupa è che se Crocetta si è espresso in un determinato modo deve essere perché le interlocuzioni con il ministero non hanno dato i frutti sperati. Tra i Tribunali da salvare, in Sicilia, è evidente che non c’è solo quello di Modica ma anche quelli di Mistretta e Nicosia. E quindi Crocetta, in qualità di governatore siciliano, deve tutelarli tutti. Ad ogni modo non considero persa la partita. Eventuali variazioni di bilancio potranno essere effettuate anche ad ottobre e novembre. A patto, però, che ci sia l’accordo tra Stato e Regione. Altrimenti, non è possibile prefigurare alcun tipo di previsione risolutiva.

Sappia, inoltre, avv. Galazzo, che, sull’argomento, proprio ieri, in aula, in riferimento all’art. 75 della Costituzione, è stata votata la possibilità di indire un referendum abrogativo della legge di cui stiamo parlando quindi un referendum teso a scongiurare la chiusura dei piccoli Tribunali. Si tratta di una iniziativa parlamentare di cui sono stato tra i promotori considerata l’attuale stasi del Governo regionale proprio sulla delicata materia dei Tribunali. E’ questo, quindi, un altro percorso che si sta tentando con l’obiettivo di salvare il salvabile.

 

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