LA PISCINA COMUNALE NON E’ DEL TUTTO A MISURA DI DISABILE

 “La piscina comunale di contrada Selvaggio non può essere fruita al meglio dai disabili. Mancano, infatti, le attrezzature necessarie per fare in modo che chi ha difficoltà di deambulazione possa regolarmente avvalersi dell’impianto per incrementare l’attività motoria e riabilitativa”. E’ quanto sottolinea il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, dopo avere ricevuto una serie di segnalazioni a tal proposito. “In particolare – continua Morando – mentre per quanto riguarda l’accesso alla struttura è tutto a norma, abbiamo riscontrato la mancanza di appositi dispositivi di sostegno, specifici per i disabili, negli spogliatoi così come non esistono attrezzature adeguate perché sia facilitato l’accesso in acqua. Gli operatori che assistono i disabili sono obbligati a scenderli nella vasca prendendoli in braccio con uno sforzo che, in taluni casi, può essere pure esagerato e comunque in assenza di qualsiasi canone minimo legato alla sicurezza”. Tale problema si accentua in occasione di eventi come quello tenutosi sabato scorso, campionato regionale Fisdir, organizzato dalla polisportiva dilettantistica Anffas onlus Ragusa. In quella occasione c’erano più di trenta atleti disabili provenienti da nove società sportive. Morando aggiunge: “Mi spiace che non sia stato fatto niente in passato (spiace, invero, anche la circostanza per cui ad una manifestazione del genere non sia stato presente il sindaco. Ma questo è un altro discorso). Ma questo è quanto ho provveduto a segnalare, durante le comunicazioni in Consiglio comunale, all’attenzione del sindaco che ritengo già conosca il problema. Per cui aspettiamo di sapere se il primo cittadino intende intervenire e in che tempi oltre a sapere in che modo. Subito dopo il mio intervento in aula, durante l’ultima seduta del civico consesso, il primo cittadino non ha ritenuto opportuno rispondermi, ma spero che nei prossimi giorni dia dei riscontri celeri e che, soprattutto, si attivi un intervento fattivo, a supporto delle esigenze della cittadinanza e soprattutto di quei ragazzi che hanno necessità di usufruire di un servizio ad hoc”.

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