RENZI OLTRE LA SIEPE

Questo nostro Renzi non è affatto uno sprovveduto politico  che sull’onda di un entusiasmo  riversatosi nel comune sentire in un breve arco temporale intende nella sostanza appendere le scarpe al chiodo se il suo programma non avrà successo e magari dedicarsi ad altra attività.

A fronte di una generale classe politica verbosa nelle dichiarazioni dei suoi rappresentanti ma non disponibile a scendere nel particolare di ogni singola proposta e rimanendo quindi nel vago e nella porta girevole delle proposte interpretabili anche in senso opposto a seconda delle circostanze e in aderenza pertanto ai principi cardini su cui si basa la scienza della comunicazione, il politico Renzi ha calato nella mente di ogni ascoltatore un principio semplice e come tale a tutti comprensibile.

Ha detto: se non passano le mie proposte, me ne vado e lascio la politica. A ben guardare ciò sta anche a significare che potrà essere vittorioso in entrambe le due ipotesi. Il successo lo potrà conquistare sia nel caso che le sue proposte arrivino alla prevista realizzazione e sia nel caso contrario. In questa seconda ipotesi sarà confortato da un generale consenso perché la gente rimprovererà ai suoi avversari politici, sia esterni che interni, la colpa per aver cosparso di pretestuosi ostacoli le sue proposte, tant’è che il suo autore ha preferito andarsene contrariamente a quanti altri, invece, disposti a tutto pur di non lasciare la poltrona.

Dopo l’approvazione dell’Italicum, il primo dei due successivi obiettivi è la riforma del Senato che non dovrà essere più elettivo e nel contempo una rivisitazione del tanto famigerato Titolo V.

Le obiezioni che sono rappresentate alla prima riforma, per quanto almeno è dato di capire, non è che siano del tutto infondate, anche perché provenienti da studiosi oltremodo esperti in materia costituzionale. Per la seconda riforma non immediatamente attuabile con una sola votazione l’ostacolo maggiore è dato dagli stessi partiti, a prescindere del loro colore, che nelle realtà amministrative non statali hanno nel tempo radicato nel territorio una loro influenza politica che comprensibilmente tentano di non perdere.

All’interno del suo partito Renzi non ha un incontrastato dominio assoluto. I suoi avversari politici interni per quieti e calmi per quanto possano apparire aspettano magari l’occasione giusta per risalire la china secondo una cultura attendista di una non mai superata scienza democristiana pur non mancando di tirar fuori la testa come in quell’ordine del giorno sottoscritto da 22 piedellini riguardante la prevista  eliminazione del Senato programmata da Renzi e Berlusconi nel patto del Nazareno.

Renzi, però, ha l’obbligo di operare, programmare e decidere nell’ambito dei criteri informatori e decisionali dei parametri europei e sulla scorta di questi deve improntare la sua politica governativa che deve tener conto di un pil timido e modesto oltre che di un debito pubblico colossale che oltre tutto dovrebbe diminuire anno dopo anno con il tanto annuale amato fiscal compact.

All’importo di quest’ultimo che è pari a un ventesimo dell’importo del debito pubblico devono essere aggiunti anche gli interessi.

Il compito, pertanto, che spetta a Renzi è alquanto cosparso di obiettive difficoltà per il superamento delle quali la velocità che il presidente imprime alle sue scelte, almeno sotto questo aspetto, è del tutto giustificabile. Quando si è alla fine della cena, l’oste presenta il conto da pagare e per fargli dire “grazie” bisogna mettergli in mano i soldi.

I problemi che vive ogni giorno il nostro paese sono, quindi, vari e molteplici e per onestà della loro rappresentazione non appare di buon gusto limitarsi a discutere solo di uno di essi di volta in volta dimenticando o facendo finta di dimenticare che occorre esaminarli non trascurandone i risvolti o i riflessi che possono o incidono sulle altre problematiche della vita politica ed economica.

Una prospettiva a tutti noi favorevole è che il Renzi oltre la siepe non trovi il buio, tanto per ricordare il titolo di un famoso film americano che vide un oscuro avvocato di provincia che pur risultando vincitore di una singola battaglia a favore di un innocente imputato considerato colpevole solo perché nero di pelle, ciò non ostante trovò il buio oltre la siepe perché non riuscì a mutare la mentalità antirazzista a quei tempi prevalente.

Se aumenta in maniera esponenziale la disoccupazione giovanile che secondo i dati Istat non è mai stata così alta da quasi 40 anni a questa parte. Se è calcolato in oltre 8 milioni il numero delle persone che vivono in povertà e se la crescita del nostro pil raggiunge percentuali così modeste appare poco conducente ad un fine diverso veleggiare tanto per galleggiare.

Si sottoscrive un patto allorquando ognuno dei contraenti non è da solo in grado di imporre all’altro le sue condizioni e ne nasce, pertanto, un accordo compromissorio idoneo a soddisfare in una misura più o meno elevata  i soggetti sottoscrittori. A giudizio, sia pure di parte, degli esperti  l’aspetto dell’Italicum meno comprensibile è dato dalla previsione che in più collegi può essere votato lo stesso candidato il che comporta una lesione al principio in virtù del quale il modello elettorale dovrebbe ispirarsi al principio di rappresentatività diretta tra chi vota e chi si candita per essere eletto.

Le imminenti elezioni europee che peraltro impongono e richiedono un voto diretto fra il votante  e il candidato saranno un test indicatore di u a volontà popolare che aspira ad un’inversione di marcia  che come una medicina da prescrivere al paziente ammalato sia efficace per non farlo morire.

E ciò a prescindere se è ricoverato in una stanza singola dell’ospedale o in una corsia di pronto soccorso. Quello che si cerca è la guarigione. Il resto e il contorno in questo frangente valgono solo  in caso di  raffreddore. Allo stato attuale il paziente è molto grave e noi tutti gli auguriamo che possa farcela. Anzi, deve farcela.

 

                                                                                     Politicus     

 

 

 

 

 

 

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