“IDENTITA’ E MEMORIA COLLETTIVA”: UN PERCORSO CULTURALE CON LINGUAGGI DIVERSI

Il ruolo dei Dipartimenti di Salute Mentale è sempre più centrale nella definizione di percorsi di salute per l’intera comunità. La necessità di avviare tipologie nuove di presa in carico comunitaria, non esclusivamente sanitari, ma culturali in senso ampio. Nasce, così, l’iniziativa dell’U.O.C. di Psichiatria di Modica “identità e memoria collettiva”: un percorso culturale che utilizzando linguaggi diversi, il verbale, l’architettonico ed il musicale, accresce la conoscenza collettiva del patrimonio culturale, consente la costruzione di un identità personale e sociale e suggerisce riflessioni individuali sulla propria storia, di salute e di malattia, di sofferenza e di rinascita.

Tre gli incontri culturali che analizzeranno come l’individuo e la società superano i momenti di crisi attraverso la consolazione, la ricostruzione e la trasformazione artistica, ed offriranno chiavi di lettura del disagio.

Il primo incontro, il 14 febbraio 2014 ore 17,30, presso la Fondazione Grimaldi, la Dott.ssa Marcella Burderi ci parlerà del “culto mariano nella tradizione popolare: le parole ed i gesti del conforto”. Un secondo incontro è programmato per il 28 marzo 2014, sempre alla stessa ora, presso la Fondazione, l’Arch. Eugenia Calvaruso illustrerà “il complesso del Carmine a Modica: la memoria costruita”. Infine, il terzo appuntamento è per il 30 maggio 2014 ore 17,30, a Palazzo della Cultura, gli intervenuti potranno ascoltare: “Maruzza – di Pietro Floridia: la passione oltre le regole sociali”, con la Prof.ssa Ausilia Pluchino, al pianoforte, e le voci narranti di Carmelo Gugliotta e Simonetta Cuzzocrea. La cornice storica dei tre incontri sarà curata dallo Storico Prof. Uccio Barone.

Un’iniziativa pensata per gli utenti, le loro famiglie, gli operatori sanitari, nell’ottica della condivisione dei processi di cura, ma aperta anche alle istituzioni ed alla città tutta, per sviluppare il sentimento di appartenenza al tessuto sociale dei propri luoghi e per evidenziare le modalità storiche, individuali e collettive, di superare le difficoltà attraverso il recupero delle radici e le dinamiche del cambiamento.

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