SIRACUSA ACCOGLIE TRIBUTANDO IL SUO RINGRAZIAMENTO AL CAP. MEHMET BAS

Cosi come promessoci al suo arrivo a Siracusa il 3 luglio  u.s.  dal leggendario pescatore di spugne turco Cap, Mehmet Bas,  meglio conosciuto  con il nome della sua imbarcazione “Aksona” ideatore del progetto,  “I pescatori di spugne del Mar Egeo tra i Due Continenti” unitamenente  all’associazione “Unione di Amicizia Italia Turchia” con sede a Roma in collaborazione con le associazioni e gli enti locali di Mugla e di Bodrum,( Turchia ) ed EUMETRA ( European & Mediterranean Training Association ) con sede in Sicilia, dopo il periodo di circa 40 gg  di training e di pesca  effettuati al largo delle coste della Sicilia e precisamente tra l’isola di Panetelleria e  Mazzara del  Vallo,   è ripartito per far rientro in Turchia.  Ultima tappa, come era stata la prima  al suo arrivo in Sicilia, Siracusa.  Qui l’imbarcazione si è fermata per 2 giorni, accolti dagli amici che li avevano conosciuti  in precedenza.  Come sempre a fare gli onori di casa, il Console Onorario di Turchia  Domenico Romeo,  che ha voluto organizzare, oltre ad alcune attività ricreative-turistiche per  il suo amico  Cap. Mehmet Bas ed il suo equipaggio, facendo loro visitare  alcuni dei siti più importanti  della cittadina Aretusea, anche l’incontro con il Comandante di Porto C.V.( CP) Luca Sancilio, non incontrato in precedenza  preche  travasi fuori sede. L’incontro è stato, a parte che istituzionale anche molto amicovole,  ben conoscendo l’amore che anche il Comandante di Porto Sancilio e del Comandante  in 2^  C.F. (CP)  Ernesto Cataldi hanno verso il mare e la Sicilia. Aver appreso dal diretto interessato, il Cap. Aksona, cosa significa e comporta per questi uomini semplici  e puri,  questa tradizionale pesca, ormai poco conosciuta ma che è stata fattore trainante di sostentamento per molte località dell’Egeo sia della Turchia che della Grecia, ha molto inorgoglito il Capo della Guardia Costiera di Siracusa, per il ruolo di continua assistenza  che questa istituione   garantisce, a qualunche costo,  a questi pescatori  che operando in  mare aperto ( oltre le 12 miglia della costa)  sono continuamente soggetti  durante l’esercizio della pesca alle mutevoli condizioni del vento e del mare e quindi soggetti a far rientro immeditamente in porti sicuri. Questa imbarcazione, a differenza di quelle usate degli antichi pescatori,  è equipaggiata da tutte le moderne  attrezzature  sia di ispezione del fondo marino che per poter essere tenuta sempre sotto controllo da parte dell’Autorità Marittima, che in caso di necessità  è la prima attraverso il suo staff a prestare i loro servizi. Bisogna considerare  che questi pescatori, esperti sommorzatori,   normalmente praticano 2 immersioni al giorni, con 2 bombole di ossigeno da 18 kilogrammi ognuna, rimanendo nelle profondità del mare a circa  20 – 22 metri per circa  un’ora  e mezzo ed adottando in risalità tutte le precauzioni per evitare problemi respiratori. Il Capitano Aksona  ha riferito al Comandante Sancilio, che diverse zone del canale di Sicilia sono molto ricche di spugne, dato che l’attività di pesca di queste non sono più praticate e conosciute dalle nuove generazioni.  A questo proposito, il  progetto portato avanti  da questi ultimi pescatori di spugne (turchi e greci)  attualmente con il solo contributo di associazioni no-profit private e da alcune municipalità, ha lo scopo di poter istruire ed indirizzare le nuove generazioni, cercando di utilizzare questo specifico settore per creare impiego e delle economie. Oggi si ha il bisogno di  usufruire servendosi  di tutto quello che viene creato dalla natura perche i benefici sono notoriamente migliori, ma allo stesso tempo è necessario preservarla da incondizionato deturpamento, evitando altresi immissioni di additivi o agenti chimici che ne peggiorano la qualità ed i reali benefici.  E’ dovere di ognuno, per il proprio ruolo, essere tutori di quello che la natura bonariamente ci concede,  evitando di deturparla ma vivendo nel rispetto e mantenimento di questa. Queste sono state le parole di commiato del  Capitano Aksona, condivise ed apprezzate sia dal Comandante Sancilio e da quanti hanno avuto modo di conoscerlo in questo viaggio. Lo stesso Enzo Maiorca, nell’averlo incontrato nel mese di Luglio, per lo stesso amore che tutti sappiamo anche Lui porta al Mare ed alla Natura,  aveva condiviso pienamente questi principi.  Tutti dobbiamo contribuire affinche il Mare Mediterraneo, sia sempre più una Mare di Fratellanza, di Pace e di crescita economica fra i Popoli che  in esso si affacciano. Oggi purtroppo assistiamo impassaibili a quanto sta avvenendo in questi ultimi giorni, non potendo dare il giusto supporto di aiuto a quelle persone che attraverso il Mediterraneo tentono di raggiungere la liberta ed un vita migliore.  La Sicilia ed in particolare il Popolo Siciliano, comunque , cosi come ha  potuto constatare ed affermare il Capitano Mehmet Bas ed il suo equipaggio, durante questi 40 giorni che li hanno visto presenti in questo mare, rappresentano indiscutibilmente il baluardo di generosità e di solidarità tra tutti gli altri Popoli  Mediterranei, permettendo con il loro aiuto, in primo luogo prestato dal  personale della Guardia Costiera e da organizzazioni di volontariato, anche a disprezzo del pericolo, di salvare  molte vite umane al solo scopo di dare uno spiraglio di vita migliore e di dignità a tanti  “Fratelli”  che  scappano  da queste terre  martoriate  dalla Guerra e dalla Povertà. Con queste semplici ma  toccandi parole il Capitano Aksona  si è concedato  da Siracusa, portando nel cuore il ricordo dei Siciliani, di tutte le località  di sosta  (Siracusa,  Licata, Mazzara del Vallo, Pantelleria e Kilibia )  che ha visitato ed incontrato  e che gli hanno riservato amicizia, rispetto e fratellanza, ringraziando il primo luogo  l’amico  Domenico  Romeo, che anche attraverso il suo prestigioso incarico in Sicilia, ha permesso  che il progetto  potesse avere un buon esito. Tutto quanto è adeguatamente documentato, ricavendone uno strumento di studio per altri analoghi progetti che il Cap. Mekmet Bas intende portare avanti. Ha dichiarato allo stesso modo che non potrà mai dimenticare questi sentimenti e sarà  Promotore nella sua Terra ed in particolar modo fra la gente di mare,  dell’alto senso di Rispetto, di Fratellanza e di Solidarietà  che dovrà da chiunque essere riconosciuto  alla  Sicilia ed al suo Popolo,  La Turchia ed in particolare il distretto di Mugla e la cittè di Bodrum  saranno sermpre onorati di poter accogliere  i Fratelli Siciliani. In questo contesto ha dichiarato che ad Ottobre p.v. dal 21 al 27, si svolgerà a Bodrum una famosa regata  “Bodrum Cup” e la sua imbarcazione gareggerà con i colori siciliani.  Chinque sarà interessato a partecipare sarà il benvenuto ed accettato dagli organizzatori, con lo stesso tributo che è stato offerto dai Siciliani ai Pescatori di Spugne.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it